Il candidato sindaco della lista Pro Piedimonte Daniele Ferrucci è intervenuto sulla rinuncia dell’indennità di carica qualora eletto ed il sindaco uscente Vincenzo Cappello, ricandidato con Piedimonte Democratica risponde: “Contento che siamo stati un esempio anche per gli avversari…”
E’ tempo di rinunce anche da parte dei politici locali, come nella fattispecie per i candidati sindaci di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello (lo ha già fatto per l’intera legislatura appena finita), Ranieri Vitagliano e Daniele Ferrucci, quest’ultimo proprio ieri ha affermato che nel caso sia eletto sindaco, rinuncerà alla indennità, mentre qualche giorno prima anche Vitagliano di Sinistra Matesina, si era mostrato sulla stessa lunghezza d’onda. Ed il sindaco uscente di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello leggendo le dichiarazioni dei suoi avversari ha commentato: “Bravo Ferrucci che dichiara di voler seguire il buon esempio della nostra Amministrazione. A differenza sua, noi sono cinque anni che non percepiamo soldi pubblici, e le casse del Comune hanno potuto usufruire, durante questa legislatura, di un ‘surplus’ di 500mila euro, tutti destinati al sociale, alla cultura, alle scuole con borse di studio mirate per studenti bravi e meno abbienti e interventi strutturali su varie infrastrutture comunali, quali ad esempio la mensa alla scuola di via Cupa o per non andare lontano la ristrutturazione del Circolo della Terza età. Ecco sapere che anche i nostri avversari politici mostrano di voler seguire le nostre orme, fa piacere, poichè implicitamente affermano che abbiamo ben operato.” In base alle vigenti disposizioni legislative, per un comune al di sotto dei 15.000 abitanti, l’indennità di funzione mensile prevista per il sindaco è pari a 3098.74 euro, al lordo delle trattenute, mentre per gli altri amministratori la relativa indennità di funzione è pari al 60% di quella spettante al sindaco, circa 1800 euro. Cappello chiude il suo intervento affermando: “Voglio anche ricordare che sia il sottoscritto che gli assessori comunali, negli spostamenti per recarsi agli Enti sovracomunali, Provincia, Regione e i vari Ministeri dislocati nella Capitale, ci siamo sempre serviti di mezzi privati, senza utilizzare come giusto che fosse stato, i mezzi del Comune. Ed anche questo è stato un ulteriore risparmio ad appannaggio delle casse comunali…”
Cronache di Caserta
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