I Responsabili dell’Ente si dicono fiduciosi e attendono fiduciosi il pronunciamento del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche. Il Ravegone è in effetti semplicemente un fosso.
Secondo round nella vicenda dei lavori al cimitero cittadino per ampliare i loculi e a quell’ ampliamento appunto fu imposto lo stop dal Genio Civile di Caserta, lo scorso sette novembre del 2011. Questa la storia che sta interessando molti cittadini matesini che hanno anticipato i soldi per acquistare un loculo. Il Genio Civile ha intimato al Municipio la sospensione dei lavori ai margini del Fosso Ravegone con contestuale ripristino dei luoghi a novembre dello scorso anno. Successivamente il 28 dicembre il Responsabile del Settore Territorio e Ambiente ha richiesto di procedere alla nomina di un legale di fiducia ai fini della proposizione di ricorso al Tar contro il provvedimento del Genio Civile e la Giunta Comunale ha subito avallato tale decisone dichiarando immediatamente eseguibile il provvedimento, conferendo incarico a due avvocati al fine di resistere nel citato giudizio. Il 23 febbraio di quest’anno, il Tar Campania Napoli, Sezione Ottava, con Sentenza n. 951 ha sancito “l’inammissibilità del ricorso, sussistendo la giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, innanzi al quale dovrà essere riassunto il giudizio entro il termine perentorio di tre mesi dal passaggio in giudicato della stessa decisione anche ai fini della conservazione degli effetti processuali e sostanziali della stessa domanda. A quel punto, il Comune, rilevato che al fine di tutelare gli interessi dell’Ente era opportuno valutare sia la proposizione di appello dinanzi al Consiglio di Stato, sia l’opportunità di riassumere il giudizio avanti il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche ed essendo una decisione da adottare urgentemente, atta ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali e aggravio di spese a carico del Bilancio, ha deliberato per il conferimento di incarico legale al fine di rappresentare l’Ente, tutelandone gli interessi, mediante proposizione di appello dinanzi al Consiglio di Stato e mediante riassunzione del giudizio avverso il provvedimento emesso dal Genio Civile avanti il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.
Cronache di Caserta