“Ma se il partito mi chiama, sono pronto ad assumere altri impegni…” Così il primo cittadino Vincenzo Cappello al taccuino di Giovanni De Stasio, decano dei giornalisti casertani.
E’ uno dei pochissimi che si è salvato dalla recente debacle amministrativa che ha investito il Pd di Terra di Lavoro. Proveniente da un’esperienza politica nella Margherita, Vincenzo Cappello è oggi uno dei principali esponenti del Partito Democratico a livello locale e provinciale, e membro del direttivo provinciale. Eletto per la prima volta sindaco di Piedimonte Matese nel 2007, ha guidato la città per cinque anni, ruolo riconfermato alle ultime Amministrative dove ha raccolto ben 5210 voti raggiungendo la percentuale del 69,30%. Ha condotto la campagna elettorale in piena autonomia, ottenendo una schiacciante vittoria senza appoggi esterni di forti personalità del Pd, nonostante lo schieramento opposto del centrodestra abbia ricevuto in città il supporto dei vertici del Pdl come il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi, il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, il consigliere regionale Angelo Polverino.
Sindaco, con chi sta con il segretario provinciale o con i deputati Graziano-Picierno e con il duo consigliere regionale Lucia Esposito ed il capogruppo alla Provincia Giuseppe Stellato? “Condivido le opinioni del segretario provinciale Dario Abbate sugli esiti delle Amministrative nel casertano, ritenendo i risultati incoraggianti e stimolo alla riflessione sulla politica del Partito Democratico in ambito provinciale”.
Secondo lei, si deve superare la logica della maggioranza e della minoranza, per costruire una gestione unitaria del partito, soprattutto in un momento così drammatico, dal punto di vista economico-sociale, come questo! “Ritengo sia fondamentale lavorare promuovendo l’unità e la compattezza di ogni voce all’interno del Partito, fuggendo da qualsiasi personalismo che possa minare l’efficacia di una buona politica. Si può dire che nel territorio dell’alto casertano la città di Piedimonte Matese abbia conservato il ruolo di roccaforte del Partito Democratico, in special modo se si considera la portata della vittoria di Piedimonte Democratica alle ultime Amministrative che mi hanno visto riconfermato sindaco con quasi il 70% dei voti, in una città che oggi può vantare amministratori e dirigenti del Partito che seguono la strada tracciata dai vertici provinciali e regionali. Con i risultati eccellenti che abbiamo raggiunto attraverso il nostro impegno e la grande fiducia concessaci dai cittadini abbiamo dimostrato che il clima diffuso di antipolitica, a cui neppure il nostro territorio è ovviamente immune, può essere ridotto quando chi fa politica e amministra una città riesce a lavorare bene nell’interesse della collettività, rinunciando ai privilegi della cosiddetta ‘casta’ e facendosi per questo apprezzare. E’ quello che noi abbiamo fatto, e di cui andiamo fieri”.
E’ un’autocandidatura per altre più autorevoli postazioni? Magari parlamentari? “Io ho lavorato e lavoro per la mia comunità cercando di costruirle una prospettiva di benessere e di vivibilità sempre più avanzata. Se il mio partito mi chiama per altri cimenti, non mi rifiuterò”.
Sindaco, con chi sta con il segretario provinciale o con i deputati Graziano-Picierno e con il duo consigliere regionale Lucia Esposito ed il capogruppo alla Provincia Giuseppe Stellato? “Condivido le opinioni del segretario provinciale Dario Abbate sugli esiti delle Amministrative nel casertano, ritenendo i risultati incoraggianti e stimolo alla riflessione sulla politica del Partito Democratico in ambito provinciale”.
Secondo lei, si deve superare la logica della maggioranza e della minoranza, per costruire una gestione unitaria del partito, soprattutto in un momento così drammatico, dal punto di vista economico-sociale, come questo! “Ritengo sia fondamentale lavorare promuovendo l’unità e la compattezza di ogni voce all’interno del Partito, fuggendo da qualsiasi personalismo che possa minare l’efficacia di una buona politica. Si può dire che nel territorio dell’alto casertano la città di Piedimonte Matese abbia conservato il ruolo di roccaforte del Partito Democratico, in special modo se si considera la portata della vittoria di Piedimonte Democratica alle ultime Amministrative che mi hanno visto riconfermato sindaco con quasi il 70% dei voti, in una città che oggi può vantare amministratori e dirigenti del Partito che seguono la strada tracciata dai vertici provinciali e regionali. Con i risultati eccellenti che abbiamo raggiunto attraverso il nostro impegno e la grande fiducia concessaci dai cittadini abbiamo dimostrato che il clima diffuso di antipolitica, a cui neppure il nostro territorio è ovviamente immune, può essere ridotto quando chi fa politica e amministra una città riesce a lavorare bene nell’interesse della collettività, rinunciando ai privilegi della cosiddetta ‘casta’ e facendosi per questo apprezzare. E’ quello che noi abbiamo fatto, e di cui andiamo fieri”.
E’ un’autocandidatura per altre più autorevoli postazioni? Magari parlamentari? “Io ho lavorato e lavoro per la mia comunità cercando di costruirle una prospettiva di benessere e di vivibilità sempre più avanzata. Se il mio partito mi chiama per altri cimenti, non mi rifiuterò”.
Giovanni De Stasio Nuova Gazzetta di Caserta