L’iter procede anche per il restauro delle chiese per il quale la Diocesi ha avviato un’indagine di mercato. Il 7 febbraio nel capoluogo matesino si terrà il convegno con la partecipazione di esperti sul terremoto.
Post sisma, a
giorni la nomina dei tecnici per
i collaudi in corso d’opera sugli
edifici pubblici di proprietà comunale.
L’iter procede anche
per il restauro delle chiese per
il quale la Diocesi ha avviato
un’indagine di mercato. Il 7 febbraio
nel capoluogo matesino si terrà il convegno con la partecipazione
di esperti sul terremoto.
Si è chiuso da un paio di giorni
il termine per la presentazione
delle candidature per le nomine
che, a breve, saranno rese
note da parte del Comune. Si
tratta dei servizi attinenti il collaudo
statico in corso d’opera
per tutti gli interventi di ristrutturazione
e adeguamento sismico
relativi agli edifici pubblici
danneggiati dal sisma del dicembre
2013 e gennaio 2014. In
particolare gli immobili destinatari
del finanziamento regolato
con il protocollo d’intesa
stipulato tra la Regione e i Comuni
rientranti nel cosiddetto
cratere sismico. Somme derivanti
dalle dotazioni Por-Fesr e
rese disponibili attraverso la
programmazione sulla priorità
«Rischi naturali», ovvero 55 milioni
e 900 mila euro.
Gli edifici, come si ricorderà,
sono soprattutto quelli che accolgono
le scuole e in particolare
gli interventi sono: demolizione
e ricostruzione della scuola
«Cupa Carmine»;messa in sicurezza
della «Giovanni XXIII»
e delle scuole elementare e materna
di Sepicciano; adeguamento
sismico del plesso «Madonna
del Pozzo», degli istituti
«D’Amore» e «Falcone». Rientrano
tra gli interventi post sisma
anche la riparazione dei
danni avutisi presso il cimitero,
l’adeguamento funzionale dei
capannoni dell’ex complesso
Salesiani destinati ad una struttura
di servizio della Protezione
civile, il recupero dell’ex macello
che sarà adibito ad ospitare
il comando dei vigili urbani,
il nucleo di Protezione civile e
l’ufficio di Piano Ambito C4 per
i servizi assistenziali. Infine, in
quanto considerato di interesse
strategico, i lavori sono previsti
anche nel complesso ex abbazia
dei Celestini.
Sul fronte edifici di culto, si
sono chiusi i termini per partecipare
all’indagine di mercato
voluta dalla Diocesi e rivolta alle
ditte interessate allo svolgimento
dei lavori di risanamento
conservativo delle chiese
che avranno una base d’asta
dai 134.850 ai 463.894 euro. Le
chiese sono: Ave Gratia Plena,
Santa Maria Maggiore, Madonna
del Carmine, Cappella del
Seminario, San Michele, San
Tommaso d’Aquino, San Rocco
di Piedimonte Matese; Santa
Maria Assunta di Alife; San’Antonio,
Santa Croce e Santa Maria
di ogni Grazia di Castello
del Matese.
giorni la nomina dei tecnici per
i collaudi in corso d’opera sugli
edifici pubblici di proprietà comunale.
L’iter procede anche
per il restauro delle chiese per
il quale la Diocesi ha avviato
un’indagine di mercato. Il 7 febbraio
nel capoluogo matesino si terrà il convegno con la partecipazione
di esperti sul terremoto.
Si è chiuso da un paio di giorni
il termine per la presentazione
delle candidature per le nomine
che, a breve, saranno rese
note da parte del Comune. Si
tratta dei servizi attinenti il collaudo
statico in corso d’opera
per tutti gli interventi di ristrutturazione
e adeguamento sismico
relativi agli edifici pubblici
danneggiati dal sisma del dicembre
2013 e gennaio 2014. In
particolare gli immobili destinatari
del finanziamento regolato
con il protocollo d’intesa
stipulato tra la Regione e i Comuni
rientranti nel cosiddetto
cratere sismico. Somme derivanti
dalle dotazioni Por-Fesr e
rese disponibili attraverso la
programmazione sulla priorità
«Rischi naturali», ovvero 55 milioni
e 900 mila euro.
Gli edifici, come si ricorderà,
sono soprattutto quelli che accolgono
le scuole e in particolare
gli interventi sono: demolizione
e ricostruzione della scuola
«Cupa Carmine»;messa in sicurezza
della «Giovanni XXIII»
e delle scuole elementare e materna
di Sepicciano; adeguamento
sismico del plesso «Madonna
del Pozzo», degli istituti
«D’Amore» e «Falcone». Rientrano
tra gli interventi post sisma
anche la riparazione dei
danni avutisi presso il cimitero,
l’adeguamento funzionale dei
capannoni dell’ex complesso
Salesiani destinati ad una struttura
di servizio della Protezione
civile, il recupero dell’ex macello
che sarà adibito ad ospitare
il comando dei vigili urbani,
il nucleo di Protezione civile e
l’ufficio di Piano Ambito C4 per
i servizi assistenziali. Infine, in
quanto considerato di interesse
strategico, i lavori sono previsti
anche nel complesso ex abbazia
dei Celestini.
Sul fronte edifici di culto, si
sono chiusi i termini per partecipare
all’indagine di mercato
voluta dalla Diocesi e rivolta alle
ditte interessate allo svolgimento
dei lavori di risanamento
conservativo delle chiese
che avranno una base d’asta
dai 134.850 ai 463.894 euro. Le
chiese sono: Ave Gratia Plena,
Santa Maria Maggiore, Madonna
del Carmine, Cappella del
Seminario, San Michele, San
Tommaso d’Aquino, San Rocco
di Piedimonte Matese; Santa
Maria Assunta di Alife; San’Antonio,
Santa Croce e Santa Maria
di ogni Grazia di Castello
del Matese.
Roberta Muzio “Il Mattino”