Piero Cappello: Lo sviluppo di Caserta parta dalla Cabina di regia e dai progetti condivisi dell’Asi.
Pubblichiamo per il grande interesse suscitato l’editoriale uscito su “L’Eco di Caserta/Avvenire”, il settimanale casertano in edicola ogni venerdì con Avvenire in Campania e Puglia…
Caro Direttore,
la lettera aperta di Carmine Crisci, Segretario provinciale della Cisl casertana, ha il merito, tra gli altri, di provare a stimolare una ripresa del confronto sui temi dello sviluppo economico, che da troppo tempo si limita a banali enunciazioni retoriche. L’idea di Crisci di costituire una cabina di regia per lo sviluppo è sicuramente condivisibile e può diventare uno strumento importante, dal momento che metterebbe intorno allo stesso tavolo tutti gli attori del sistema economico, politico e istituzionale del nostro territorio. Ma ad una condizione, che si riesca a riempirla di contenuti e ad elaborare una strategia condivisa che, ciascuno in funzione del proprio ruolo specifico e dei livelli di responsabilità dovrà, poi, impegnarsi a portare avanti con determinazione. La definizione di una nuova strategia di rilancio del nostro territorio, per metterlo nella condizione di intercettare i segnali di crescita, dovrà essere il primo compito da svolgere. In tale contesto un’attenzione tutta particolare va dedicata al settore delle piccole imprese, che rappresentano la vera ossatura del nostro sistema produttivo e sono strettamente legate al nostro territorio, con il quale intessono quotidianamente una rete di rapporti che producono lavoro e reddito per migliaia di famiglie. Sono realtà endogene che nascono e muoiono sul nostro territorio, a differenza della grandi aziende che alle prima avvisaglie di crisi ristrutturano e tagliano interi settori produttivi, producendo disoccupazione su larga scala. Bisogna concentrare gli aiuti alle piccole imprese che intendano lavorare in rete per investire in ricerca tecnologica volta all’innovazione di processo e/o di prodotto per aggredire i mercati dei paesi emergenti dove il marchio Made in Italy è ricercato dalle nuove classi dirigenti. Questo vale per ogni settore produttivo, dall’agroalimentare al tessile, dalla componentistica alla meccanica di precisione. Poichè nel mercato globale la competizione è anche tra territori, il Consorzio Asi ha investito tutte le sue energie nella riqualificazione delle aree industriali per rilanciarne l’attrattività. Un’azione che ha risentito fortemente del blocco dei finanziamenti, soprattutto regionali, ma che è riuscita a trovare uno sbocco grazie proprio alla collaborazione con Confindustria Caserta. L’ASI ha, infatti, siglato un protocollo d’intesa con gli imprenditori coinvolgendoli nella realizzazione degli interventi e costituendo un Comitato paritetico di coordinamento di cui fanno parte sia i rappresentanti delle aziende insediate che i sindaci dei territori interessati. L’iniziativa, che vede l’agglomerato di Marcianise come progetto pilota, sarà estesa prossimamente anche agli altri agglomerati. Perciò, ben venga la cabina regia, ma ben vengano soprattutto progetti e fatti concreti capaci di rimettere in pista l’economia casertana. L’Asi continuerà a fare la propria parte.
Caro Direttore,
la lettera aperta di Carmine Crisci, Segretario provinciale della Cisl casertana, ha il merito, tra gli altri, di provare a stimolare una ripresa del confronto sui temi dello sviluppo economico, che da troppo tempo si limita a banali enunciazioni retoriche. L’idea di Crisci di costituire una cabina di regia per lo sviluppo è sicuramente condivisibile e può diventare uno strumento importante, dal momento che metterebbe intorno allo stesso tavolo tutti gli attori del sistema economico, politico e istituzionale del nostro territorio. Ma ad una condizione, che si riesca a riempirla di contenuti e ad elaborare una strategia condivisa che, ciascuno in funzione del proprio ruolo specifico e dei livelli di responsabilità dovrà, poi, impegnarsi a portare avanti con determinazione. La definizione di una nuova strategia di rilancio del nostro territorio, per metterlo nella condizione di intercettare i segnali di crescita, dovrà essere il primo compito da svolgere. In tale contesto un’attenzione tutta particolare va dedicata al settore delle piccole imprese, che rappresentano la vera ossatura del nostro sistema produttivo e sono strettamente legate al nostro territorio, con il quale intessono quotidianamente una rete di rapporti che producono lavoro e reddito per migliaia di famiglie. Sono realtà endogene che nascono e muoiono sul nostro territorio, a differenza della grandi aziende che alle prima avvisaglie di crisi ristrutturano e tagliano interi settori produttivi, producendo disoccupazione su larga scala. Bisogna concentrare gli aiuti alle piccole imprese che intendano lavorare in rete per investire in ricerca tecnologica volta all’innovazione di processo e/o di prodotto per aggredire i mercati dei paesi emergenti dove il marchio Made in Italy è ricercato dalle nuove classi dirigenti. Questo vale per ogni settore produttivo, dall’agroalimentare al tessile, dalla componentistica alla meccanica di precisione. Poichè nel mercato globale la competizione è anche tra territori, il Consorzio Asi ha investito tutte le sue energie nella riqualificazione delle aree industriali per rilanciarne l’attrattività. Un’azione che ha risentito fortemente del blocco dei finanziamenti, soprattutto regionali, ma che è riuscita a trovare uno sbocco grazie proprio alla collaborazione con Confindustria Caserta. L’ASI ha, infatti, siglato un protocollo d’intesa con gli imprenditori coinvolgendoli nella realizzazione degli interventi e costituendo un Comitato paritetico di coordinamento di cui fanno parte sia i rappresentanti delle aziende insediate che i sindaci dei territori interessati. L’iniziativa, che vede l’agglomerato di Marcianise come progetto pilota, sarà estesa prossimamente anche agli altri agglomerati. Perciò, ben venga la cabina regia, ma ben vengano soprattutto progetti e fatti concreti capaci di rimettere in pista l’economia casertana. L’Asi continuerà a fare la propria parte.
Piero Cappello Presidente del Consorzio per l’Area di Sviluppo industriale di Caserta