Fa appello al governatore della Regione Campania, il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, affinché possa giungere a buon esito l’iter per il finanziamento del progetto di riconversione dei locali dell’ex sezione distaccata del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in nuovo Comando dell’Arma dei Carabinieri; progetto da cui trarrebbero enormi benefici non solo i militari costantemente impegnati a tutelare la sicurezza pubblica e il rispetto della legge, ma pure la stessa città di Piedimonte, che vedrebbe una nuova destinazione per l’immobile situato nel centro cittadino, ormai svuotato degli uffici giudiziari.
Vincenzo cappello ha difatti inviato una nota al presidente della Regione, esponendogli la problematica e riassumendo tutte le fasi che hanno fin qui caratterizzato l’idea di trasferire il quartier generale dei carabinieri nella struttura di proprietà comunale, che verrebbe messa a disposizione in comodato d’uso gratuito, mentre oggi l’attuale fabbricato risulta non compatibile con l’attività della compagnia, e oltretutto è in corso un contenzioso con il proprietario che potrebbe concludersi con la cacciata forzata dell’Arma.
Il progetto risulta di particolare urgenza dunque, poiché punta essenzialmente a dare una migliore sistemazione logistica ai Carabinieri, ma allo stesso tempo evita l’eventuale degrado di una struttura da sempre centrale nella vita della città. Il trasferimento del Comando dei Carabinieri nella nuova sede deve essere però preceduto dall’esecuzione di lavori di adeguamento sismico delle alle normative vigenti ed adeguamento funzionale per la nuova destinazione d’uso, opere stimate in un importo pari a € 2.150.000, comprendente anche la realizzazione degli alloggi per il personale.
Al presidente De Luca viene dunque richiesto un autorevole intervento affinché il Comune di Piedimonte Matese possa attingere alle necessarie risorse economiche del Fondo per la Sicurezza a valere su finanziamenti di natura comunitaria, utili per mettere a disposizione dell’Arma i locali ristrutturati di cui hanno bisogno, e scongiurare il rischio di un eccessivo ritardo nel riutilizzo dell’ex Tribunale.