La storia è
nata dal rifiuto del sindaco di Piana di Monte Verna Santabarbara di
firmare il Piano di Zona. La Regione Campania minaccia provvedimenti e
Cappello da l’ultimatum al ‘ribelle’ Santabarbara: “Entro quindici giorni se non firma, sarà solo lui il responsabile delle conseguenze che ne scaturiranno!”
nata dal rifiuto del sindaco di Piana di Monte Verna Santabarbara di
firmare il Piano di Zona. La Regione Campania minaccia provvedimenti e
Cappello da l’ultimatum al ‘ribelle’ Santabarbara: “Entro quindici giorni se non firma, sarà solo lui il responsabile delle conseguenze che ne scaturiranno!”
Il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, in qualità di presidente dell’Ambito Sociale C/4, scrive al sindaco di Piana di Monte Verna Raffaele Santabarbara,
unico su 31 sindaci a non aver sottoscritto il Piano di Zona e per
questo motivo la Regione Campania, minaccia provvedimenti, ad adempiere
ai suoi doveri entro quindici giorni. Cappello ha altresì segnalato che
Santabarbara nel suo precedente articolo ha scritto cose infondate e non
veritiere.Ecco la lettera del presidente del C/4 inviata a tutti e 31
sindaci dell’Ambito, Santabarbara compreso.
unico su 31 sindaci a non aver sottoscritto il Piano di Zona e per
questo motivo la Regione Campania, minaccia provvedimenti, ad adempiere
ai suoi doveri entro quindici giorni. Cappello ha altresì segnalato che
Santabarbara nel suo precedente articolo ha scritto cose infondate e non
veritiere.Ecco la lettera del presidente del C/4 inviata a tutti e 31
sindaci dell’Ambito, Santabarbara compreso.
Cari Colleghi abbiamo tutti ricevuto nella giornata di ieri la nota
della Regione Campania “Prot. n. 2013. 0669409 del 30.09.13. Adempimenti
consequenziali” con cui la Regione Campania ha comunicato l’avvio delle
procedure riguardanti l’esercizio dei poteri sostitutivi come previsto
dall’art. 47 della L.R. 11/07 e smi, attesa la mancata sottoscrizione
della Convenzione, allegata al Piano di Zona presentato on line, da
parte di tutti i Comuni costituenti l’Ambito territoriale C04. Com’è
noto, grazie anche ai comunicati stampa del collega interessato, l’unico
Comune che non ha sottoscritto la Convenzione è il Sindaco del Comune
di Piana di Monte Verna (Raffaele Santabarbara, ndr).
La mancata sottoscrizione è nel caso di specie “singolare” atteso che il
Consiglio Comunale di Piana di Monte Verna ha approvato lo schema di
convenzione autorizzando il Sindaco alla relativa sottoscrizione con
delibera n. 34/13, la delibera divenuta famosa nell’ultimo Coordinamento
Istituzionale del giorno 11 settembre u.s., definita dal collega
Santabarbara “non corretta”, “non definitiva”, ecc.. che è poi risultata
veritiera e perfettamente conforme all’originale. Orbene il Comune di
Piana di Monte Verna attraverso il Consiglio Comunale ha adempiuto agli
obblighi di legge, mentre il Sindaco, nonostante il deliberato del
Consiglio, si è assunto la responsabilità di non sottoscrivere la
convenzione e tale omissione, segnalata in sede di presentazione del
Piano di Zona, ha indotto la Regione Campania a comunicare con la nota
in oggetto l’avvio del procedimento riguardante l’esercizio dei poteri
sostitutivi ex art. 47.
Considerato che in qualità di Presidente del Coordinamento
Istituzionale, intendo utilizzare i 15 giorni concessi dalla Regione
Campania per sollecitare il Sindaco Santabarbara a provvedere agli
adempimenti di competenza al fine di evitare al Comune ed ai cittadini
di Piana di Monte Verna il disagio di un commissariamento, ritengo utile
esaminare nuovamente le motivazioni, che hanno spinto Santabarbara a
non sottoscrivere la Convenzione, motivazioni da lui stesso
rappresentate con comunicati inviati a tutti i giornali locali e non
solo, che hanno da un lato evidenziato il conflitto personale con la
Coordinatrice dell’Ufficio di Piano, che come tutti sanno dura da tempo,
e dall’altro hanno fatto passare 30 Sindaci dell’Alto Casertano per
promotori dello spreco di risorse pubbliche.
Gli “sprechi” dell’Ambito C/4 sono quantificati da Santabarbara
complessivamente in 300mila euro, ossia meno del 10% dell’intero
finanziamento del Piano di Zona. Sforzandosi di seguirne il
ragionamento, deduco che Santabarbara concorda con gli altri 30 Sindaci
sull’utilizzo di circa 2.800.000,00 di euro, mentre é in completo
disaccordo sull’utilizzo di circa 300mila euro, che sarebbero destinati a
spese inutili e superflue. Tra queste il sig. Santabarbara ricomprende
le spese generali, i coordinatori dei servizi e l’ufficio di piano.
Prima di esaminare nel dettaglio i presunti “sprechi”, vorrei
sottolineare al Collega Santabarbara che la Convenzione è uno strumento
per l’esercizio associato delle funzioni nel settore sociale, comporta
degli impegni finanziari sui bilanci degli Enti ed individua le fonti di
finanziamento, ma nulla prevede in ordine agli impieghi. Pertanto non
si comprende il collegamento tra la mancata sottoscrizione della
Convenzione ed i presunti “sprechi” che mi accingo ad esaminare.
Rispetto alle spese generali, apprendo da Santabarbara che è uno
“spreco” prevedere risorse finanziarie per l’acquisto di beni e servizi
necessari allo svolgimento dell’attività, per pulizie, per
assicurazioni, materiale per la comunicazione e la pubblicità, per gli
oneri della sicurezza, spese telefoniche e postali, energia elettrica,
IVA, spese per la contabilità del personale, etc.. Quindi il primo
motivo per cui Santabarbara non ha sottoscritto la convenzione è da
rintracciarsi nella circostanza che il Coordinamento Istituzionale,
ossia 30 Sindaci, non hanno voluto accogliere il suo suggerimento di
svolgere le attività programmate nel Piano di Zona senza acquistare i
beni e i servizi necessari, senza pulizie, senza pagare l’IVA, senza
assicurazioni, senza oneri per la sicurezza, ecc… E’ evidente che dette
spese non sono affatto uno spreco e la loro eliminazione non rende la
pubblica amministrazione più efficiente, bensì tutto al più inadempiente
rispetto alle norme di legge in materia.
Rispetto ai coordinatori dei servizi, invito Santabarbara a scrivere
immediatamente in Regione Campania e al competente Ministero per
segnalare che la figura del coordinatore indicata nel “nomenclatore dei
servizi” è inutile e superflua e rientra nella voce “spreco della
pubblica amministrazione”; in realtà il ruolo e la funzione dei
coordinatori dei servizi è molto importante sia per l’estensione
territoriale dell’Ambito sia per il carico dei servizi: così i servizi
di assistenza domiciliare sono rivolti a più di 300 utenti residenti su
31 Comuni ed impiegano più di 80 operatori, il servizio di assistenza
scolastica si rivolge a circa 90 alunni ed impiega più di 50 operatori,
ecc… orbene atteso che per legge il costo dell’appalto non può essere
inferiore ai CCNL e che non è possibile in sede di gara chiedere ad un
concorrente di offrire gratis l’attività di coordinamento, ricadiamo
anche qui nell’ipotesi precedente: é evidente che dette spese non sono
affatto uno spreco e la loro eliminazione non rende la pubblica
amministrazione più efficiente, bensì tutto al più inadempiente rispetto
alle norme di legge in materia.
Rispetto all’ufficio di piano, le battaglie di Santabarbara sono oramai
diventate stoiche perché è proprio nell’ufficio di piano che sono
radicati secondo lui gli sprechi maggiori dell’Ambito C04 attraverso il
conferimento di incarichi a 5 componenti esterni, compresa naturalmente
la Coordinatrice. Preciso che il costo dell’ufficio di piano programmato
nel Piano di Zona Sociale è pari a 83.075,00 euro (importo al lordo di
tutti gli oneri) e che il compenso per il coordinatore dell’ufficio di
piano è di 27.930,00 euro (importo al lordo di tutti gli oneri),
restando completamente falso ogni altro costo pubblicato. Anche in
questo caso il “grande spreco” (pari al 2,68% dell’intero finanziamento
del Piano di Zona Sociale) poteva essere evitato; bastava non incaricare
personale esterno e non preoccuparsi del funzionamento dell’ufficio di
piano. Sicuramente sarebbe stato un bell’esempio di efficienza
amministrativa risparmiare 83.075,00 euro e poi perderne più di 3
milioni di euro!!! Ricordo all’uopo che è stata effettuata una
ricognizione formale (nota Prot. gen. n. 1239 del 23.01.13 ) su tutti i
Comuni dell’Ambito e che nessun Comune, compreso il Comune di Piana di
Monte Verna, ha messo a disposizione personale dipendente da distaccare
presso l’ufficio di piano (sul punto richiamo la mia precedente nota
Prot. 14523/13), disposto a lavorare per assicurare tutte le funzioni e
le attività che la normativa regionale attribuisce all’ufficio di piano
ed a rispettare le scadenze previste (assistenza a 31 Comuni per
realizzazione del nuovo Ambito C4 nella fase di transizione evitando di
fatto l’interruzione dei servizi; chiusura dei vecchi Ambiti C6 e C10;
la presentazione di progetti regolarmente finanziati a valere su fondi
aggiuntivi al Piano di zona – POR FESR, FSE – sia per l’ex Ambito C6 sia
per l’ex Ambito C10; l’avvio delle procedure per la presentazione dei
progetti sul PAC (partecipazione ai gruppi di lavoro sul PAC organizzati
dal Ministero degli interni presso la Regione Campania e programmazione
e progettazione degli interventi, gestione dei tavoli di
partenariato…); presentazione del Piano di Zona Sociale entro il termine
del 15 settembre u.s.; gestione dei servizi per 31 Comuni;
regolamentazione delle prestazioni socio-sanitarie; organizzazione della
PUA e UVI; monitoraggi e rendiconti da trasmettere in Regione Campania,
ecc…).
della Regione Campania “Prot. n. 2013. 0669409 del 30.09.13. Adempimenti
consequenziali” con cui la Regione Campania ha comunicato l’avvio delle
procedure riguardanti l’esercizio dei poteri sostitutivi come previsto
dall’art. 47 della L.R. 11/07 e smi, attesa la mancata sottoscrizione
della Convenzione, allegata al Piano di Zona presentato on line, da
parte di tutti i Comuni costituenti l’Ambito territoriale C04. Com’è
noto, grazie anche ai comunicati stampa del collega interessato, l’unico
Comune che non ha sottoscritto la Convenzione è il Sindaco del Comune
di Piana di Monte Verna (Raffaele Santabarbara, ndr).
La mancata sottoscrizione è nel caso di specie “singolare” atteso che il
Consiglio Comunale di Piana di Monte Verna ha approvato lo schema di
convenzione autorizzando il Sindaco alla relativa sottoscrizione con
delibera n. 34/13, la delibera divenuta famosa nell’ultimo Coordinamento
Istituzionale del giorno 11 settembre u.s., definita dal collega
Santabarbara “non corretta”, “non definitiva”, ecc.. che è poi risultata
veritiera e perfettamente conforme all’originale. Orbene il Comune di
Piana di Monte Verna attraverso il Consiglio Comunale ha adempiuto agli
obblighi di legge, mentre il Sindaco, nonostante il deliberato del
Consiglio, si è assunto la responsabilità di non sottoscrivere la
convenzione e tale omissione, segnalata in sede di presentazione del
Piano di Zona, ha indotto la Regione Campania a comunicare con la nota
in oggetto l’avvio del procedimento riguardante l’esercizio dei poteri
sostitutivi ex art. 47.
Considerato che in qualità di Presidente del Coordinamento
Istituzionale, intendo utilizzare i 15 giorni concessi dalla Regione
Campania per sollecitare il Sindaco Santabarbara a provvedere agli
adempimenti di competenza al fine di evitare al Comune ed ai cittadini
di Piana di Monte Verna il disagio di un commissariamento, ritengo utile
esaminare nuovamente le motivazioni, che hanno spinto Santabarbara a
non sottoscrivere la Convenzione, motivazioni da lui stesso
rappresentate con comunicati inviati a tutti i giornali locali e non
solo, che hanno da un lato evidenziato il conflitto personale con la
Coordinatrice dell’Ufficio di Piano, che come tutti sanno dura da tempo,
e dall’altro hanno fatto passare 30 Sindaci dell’Alto Casertano per
promotori dello spreco di risorse pubbliche.
Gli “sprechi” dell’Ambito C/4 sono quantificati da Santabarbara
complessivamente in 300mila euro, ossia meno del 10% dell’intero
finanziamento del Piano di Zona. Sforzandosi di seguirne il
ragionamento, deduco che Santabarbara concorda con gli altri 30 Sindaci
sull’utilizzo di circa 2.800.000,00 di euro, mentre é in completo
disaccordo sull’utilizzo di circa 300mila euro, che sarebbero destinati a
spese inutili e superflue. Tra queste il sig. Santabarbara ricomprende
le spese generali, i coordinatori dei servizi e l’ufficio di piano.
Prima di esaminare nel dettaglio i presunti “sprechi”, vorrei
sottolineare al Collega Santabarbara che la Convenzione è uno strumento
per l’esercizio associato delle funzioni nel settore sociale, comporta
degli impegni finanziari sui bilanci degli Enti ed individua le fonti di
finanziamento, ma nulla prevede in ordine agli impieghi. Pertanto non
si comprende il collegamento tra la mancata sottoscrizione della
Convenzione ed i presunti “sprechi” che mi accingo ad esaminare.
Rispetto alle spese generali, apprendo da Santabarbara che è uno
“spreco” prevedere risorse finanziarie per l’acquisto di beni e servizi
necessari allo svolgimento dell’attività, per pulizie, per
assicurazioni, materiale per la comunicazione e la pubblicità, per gli
oneri della sicurezza, spese telefoniche e postali, energia elettrica,
IVA, spese per la contabilità del personale, etc.. Quindi il primo
motivo per cui Santabarbara non ha sottoscritto la convenzione è da
rintracciarsi nella circostanza che il Coordinamento Istituzionale,
ossia 30 Sindaci, non hanno voluto accogliere il suo suggerimento di
svolgere le attività programmate nel Piano di Zona senza acquistare i
beni e i servizi necessari, senza pulizie, senza pagare l’IVA, senza
assicurazioni, senza oneri per la sicurezza, ecc… E’ evidente che dette
spese non sono affatto uno spreco e la loro eliminazione non rende la
pubblica amministrazione più efficiente, bensì tutto al più inadempiente
rispetto alle norme di legge in materia.
Rispetto ai coordinatori dei servizi, invito Santabarbara a scrivere
immediatamente in Regione Campania e al competente Ministero per
segnalare che la figura del coordinatore indicata nel “nomenclatore dei
servizi” è inutile e superflua e rientra nella voce “spreco della
pubblica amministrazione”; in realtà il ruolo e la funzione dei
coordinatori dei servizi è molto importante sia per l’estensione
territoriale dell’Ambito sia per il carico dei servizi: così i servizi
di assistenza domiciliare sono rivolti a più di 300 utenti residenti su
31 Comuni ed impiegano più di 80 operatori, il servizio di assistenza
scolastica si rivolge a circa 90 alunni ed impiega più di 50 operatori,
ecc… orbene atteso che per legge il costo dell’appalto non può essere
inferiore ai CCNL e che non è possibile in sede di gara chiedere ad un
concorrente di offrire gratis l’attività di coordinamento, ricadiamo
anche qui nell’ipotesi precedente: é evidente che dette spese non sono
affatto uno spreco e la loro eliminazione non rende la pubblica
amministrazione più efficiente, bensì tutto al più inadempiente rispetto
alle norme di legge in materia.
Rispetto all’ufficio di piano, le battaglie di Santabarbara sono oramai
diventate stoiche perché è proprio nell’ufficio di piano che sono
radicati secondo lui gli sprechi maggiori dell’Ambito C04 attraverso il
conferimento di incarichi a 5 componenti esterni, compresa naturalmente
la Coordinatrice. Preciso che il costo dell’ufficio di piano programmato
nel Piano di Zona Sociale è pari a 83.075,00 euro (importo al lordo di
tutti gli oneri) e che il compenso per il coordinatore dell’ufficio di
piano è di 27.930,00 euro (importo al lordo di tutti gli oneri),
restando completamente falso ogni altro costo pubblicato. Anche in
questo caso il “grande spreco” (pari al 2,68% dell’intero finanziamento
del Piano di Zona Sociale) poteva essere evitato; bastava non incaricare
personale esterno e non preoccuparsi del funzionamento dell’ufficio di
piano. Sicuramente sarebbe stato un bell’esempio di efficienza
amministrativa risparmiare 83.075,00 euro e poi perderne più di 3
milioni di euro!!! Ricordo all’uopo che è stata effettuata una
ricognizione formale (nota Prot. gen. n. 1239 del 23.01.13 ) su tutti i
Comuni dell’Ambito e che nessun Comune, compreso il Comune di Piana di
Monte Verna, ha messo a disposizione personale dipendente da distaccare
presso l’ufficio di piano (sul punto richiamo la mia precedente nota
Prot. 14523/13), disposto a lavorare per assicurare tutte le funzioni e
le attività che la normativa regionale attribuisce all’ufficio di piano
ed a rispettare le scadenze previste (assistenza a 31 Comuni per
realizzazione del nuovo Ambito C4 nella fase di transizione evitando di
fatto l’interruzione dei servizi; chiusura dei vecchi Ambiti C6 e C10;
la presentazione di progetti regolarmente finanziati a valere su fondi
aggiuntivi al Piano di zona – POR FESR, FSE – sia per l’ex Ambito C6 sia
per l’ex Ambito C10; l’avvio delle procedure per la presentazione dei
progetti sul PAC (partecipazione ai gruppi di lavoro sul PAC organizzati
dal Ministero degli interni presso la Regione Campania e programmazione
e progettazione degli interventi, gestione dei tavoli di
partenariato…); presentazione del Piano di Zona Sociale entro il termine
del 15 settembre u.s.; gestione dei servizi per 31 Comuni;
regolamentazione delle prestazioni socio-sanitarie; organizzazione della
PUA e UVI; monitoraggi e rendiconti da trasmettere in Regione Campania,
ecc…).
Seguendo ancora una volta il ragionamento di Santabarbara, per
risparmiare il 2,68% del finanziamento del Piano di Zona, il
Coordinamento avrebbe dovuto:
risparmiare il 2,68% del finanziamento del Piano di Zona, il
Coordinamento avrebbe dovuto:
1. non incaricare per il funzionamento dell’Ufficio di Piano componenti esterni;
2. obbligare i dipendenti comunali a diventare componenti
dell’ufficio di piano ed a svolgere oltre il normale carico di ufficio
tutte le funzioni assegnate all’ufficio di piano;
dell’ufficio di piano ed a svolgere oltre il normale carico di ufficio
tutte le funzioni assegnate all’ufficio di piano;
3. perdere tutti i finanziamenti regionali, nazionali e comunitari e non programmare nei termini più di 3 milioni di euro;
4. interrompere tutti i servizi compresi quelli socio-sanitari a favore dei cittadini;
5. assistere oggi al commissariamento non solo di un Comune ma di tutti i Comuni associati dell’Ambito C04.
Detto ciò, mi permetto di sottolineare al collega Santabarbara che:
a) le dichiarazioni rese nell’ultimo Coordinamento Istituzionale
dell’11 settembre u.s. in ordine alla delibera di Consiglio Comunale del
Comune di Piana di Monte Verna n. 34/13 e la pubblicazione anche su un
quotidiano nazionale di un articolo che scredita 30 Amministratori
dell’Alto Casertano vanno ben oltre l’ “antipatia” che manifesta da
tempo nei confronti della Coordinatrice;
dell’11 settembre u.s. in ordine alla delibera di Consiglio Comunale del
Comune di Piana di Monte Verna n. 34/13 e la pubblicazione anche su un
quotidiano nazionale di un articolo che scredita 30 Amministratori
dell’Alto Casertano vanno ben oltre l’ “antipatia” che manifesta da
tempo nei confronti della Coordinatrice;
b) dopo la decisione di non sottoscrivere la convenzione nonostante
la citata delibera n. 34/13, è evidente che i cittadini residenti nel
Comune di Piana di Monte Verna stanno ricevendo i servizi sociali e le
prestazioni socio-sanitarie integrate grazie alla responsabilità di quei
30 Amministratori additati su un quotidiano nazionale come “spreconi”;
la citata delibera n. 34/13, è evidente che i cittadini residenti nel
Comune di Piana di Monte Verna stanno ricevendo i servizi sociali e le
prestazioni socio-sanitarie integrate grazie alla responsabilità di quei
30 Amministratori additati su un quotidiano nazionale come “spreconi”;
c) insistere nella non sottoscrizione della convenzione rischia di
compromettere l’erogazione di servizi essenziali alle fasce deboli della
popolazione di tutto l’Ambito, e l’approvazione del Piano di Zona
Sociale con una perdita enorme di risorse finanziarie;
compromettere l’erogazione di servizi essenziali alle fasce deboli della
popolazione di tutto l’Ambito, e l’approvazione del Piano di Zona
Sociale con una perdita enorme di risorse finanziarie;
d) la non sottoscrizione della convenzione rischia seriamente,
infine, di compromettere la presentazione dei PAC con conseguente
perdita di oltre un milione di euro.
infine, di compromettere la presentazione dei PAC con conseguente
perdita di oltre un milione di euro.
Alla luce di quanto sopra esposto, rivolgo al collega Santabarbara un
ennesimo invito a sottoscrivere, entro e non oltre il termine concesso
dalla Regione con la nota in oggetto, recandosi presso il Comune di
Piedimonte Matese nei giorni ed orari di apertura degli uffici, la
Convenzione in adempimento della normativa nazionale e regionale in
materia, nonché in adempimento della più volte citata delibera di
Consiglio n. 34, avvertendolo che solo in quel caso potrà essere evitata
la procedura di commissariamento, nonché le circostanze riportate alle
lett. c) e d), di cui sarà ritenuto responsabile. Con l’auspicio di
superare le criticità sopra evidenziate e proseguire nell’erogazione dei
servizi essenziali a tutti i cittadini dell’Ambito, saluto tutti
cordialmente.
ennesimo invito a sottoscrivere, entro e non oltre il termine concesso
dalla Regione con la nota in oggetto, recandosi presso il Comune di
Piedimonte Matese nei giorni ed orari di apertura degli uffici, la
Convenzione in adempimento della normativa nazionale e regionale in
materia, nonché in adempimento della più volte citata delibera di
Consiglio n. 34, avvertendolo che solo in quel caso potrà essere evitata
la procedura di commissariamento, nonché le circostanze riportate alle
lett. c) e d), di cui sarà ritenuto responsabile. Con l’auspicio di
superare le criticità sopra evidenziate e proseguire nell’erogazione dei
servizi essenziali a tutti i cittadini dell’Ambito, saluto tutti
cordialmente.
Avvocato Vincenzo Cappello presidente dell’Ambito C/4 e sindaco di Piedimonte Matese