La somma
servirà soprattutto per pagare i fornitori che servono l’Ente. Un
milione e 800mila euro già erogati per il 2013 e altrettanti per il 2014
grazie al Decreto Legge del “Fare”
servirà soprattutto per pagare i fornitori che servono l’Ente. Un
milione e 800mila euro già erogati per il 2013 e altrettanti per il 2014
grazie al Decreto Legge del “Fare”
Il Comune di Piedimonte Matese accende un mutuo trentennale con la Cassa
Deposito e Prestiti per ottenere un importo di 3 milioni e 600mila
euro. I soldi verranno così erogati: 1.803.394,79 euro per l’anno 2013
ad un tasso di interesse del 3,302% e 1.803.394,79 euro nell’anno 2014
ad un tasso di interesse determinato ai sensi dell’art. 1, comma 13, del
D.L. n. 35/2013 con comunicato del Direttore Generale del Tesoro da
emanare e pubblicare sul sito internet del MEF entro il 15/01/2014.
L’anticipazione di cassa sarà rimborsata in trenta rate annuali ad
importo costante comprensive di quota capitale ed interessi scadenti il
31 maggio di ogni anno a partire dal 2014 per l’erogazione del 2013 e
31/05/2015 per l’ erogazione del 2014. In caso di mancato pagamento
I’Agenzia delle entrate, in surroga, provvederà a recuperare le relative
somme a valere sugli incassi dell’imposta municipale propria. Le somme,
messe direttamente a disposizione degli enti locali, devono essere
utilizzate per l’immediata estinzione dei debiti certi, liquidi ed
esigibili alla data del 31 dicembre 2012 di parte corrente e di parte
capitale, dando priorità, ai crediti non oggetto di cessione pro-soluto
e, tra questi, ai crediti più antichi. Ovviamente è facoltà dell’ente
procedere all ‘estinzione anticipata totale o parziale
dell’anticipazione senza penali od oneri aggiuntivi. In totale, senza
calcolare gli interessi il Comune dovrà pagare 120mila euro l’anno per
trenta anni, tante quante sono le rate da pagare dal 31 maggio 2014 al
31 maggio 2043. Questo passaggio, è un vero e proprio tocca sana
soprattutto per le imprese che hanno avuto rapporti con il Comune
capoluogo matesino. Infatti l’estinzione dei debiti pregressi e
l’incasso di quanto dovuto da parte dei creditori dei Comuni di tutta
Italia è previsto in un decreto legge, il numero 35 dell’8 aprile
scorso, varato dal Governo proprio per permettere un respiro alle
aziende e società che lavorano con la Pubblica Amministrazione. Il
Governo ha infatti stanziato 10 miliardi di euro per il 2013 e 16
miliardi per il 2014, in tutto 26 miliardi che andranno alle imprese,
permettendo, almeno nelle intenzioni, il rilancio delle varie economie
locali.
Deposito e Prestiti per ottenere un importo di 3 milioni e 600mila
euro. I soldi verranno così erogati: 1.803.394,79 euro per l’anno 2013
ad un tasso di interesse del 3,302% e 1.803.394,79 euro nell’anno 2014
ad un tasso di interesse determinato ai sensi dell’art. 1, comma 13, del
D.L. n. 35/2013 con comunicato del Direttore Generale del Tesoro da
emanare e pubblicare sul sito internet del MEF entro il 15/01/2014.
L’anticipazione di cassa sarà rimborsata in trenta rate annuali ad
importo costante comprensive di quota capitale ed interessi scadenti il
31 maggio di ogni anno a partire dal 2014 per l’erogazione del 2013 e
31/05/2015 per l’ erogazione del 2014. In caso di mancato pagamento
I’Agenzia delle entrate, in surroga, provvederà a recuperare le relative
somme a valere sugli incassi dell’imposta municipale propria. Le somme,
messe direttamente a disposizione degli enti locali, devono essere
utilizzate per l’immediata estinzione dei debiti certi, liquidi ed
esigibili alla data del 31 dicembre 2012 di parte corrente e di parte
capitale, dando priorità, ai crediti non oggetto di cessione pro-soluto
e, tra questi, ai crediti più antichi. Ovviamente è facoltà dell’ente
procedere all ‘estinzione anticipata totale o parziale
dell’anticipazione senza penali od oneri aggiuntivi. In totale, senza
calcolare gli interessi il Comune dovrà pagare 120mila euro l’anno per
trenta anni, tante quante sono le rate da pagare dal 31 maggio 2014 al
31 maggio 2043. Questo passaggio, è un vero e proprio tocca sana
soprattutto per le imprese che hanno avuto rapporti con il Comune
capoluogo matesino. Infatti l’estinzione dei debiti pregressi e
l’incasso di quanto dovuto da parte dei creditori dei Comuni di tutta
Italia è previsto in un decreto legge, il numero 35 dell’8 aprile
scorso, varato dal Governo proprio per permettere un respiro alle
aziende e società che lavorano con la Pubblica Amministrazione. Il
Governo ha infatti stanziato 10 miliardi di euro per il 2013 e 16
miliardi per il 2014, in tutto 26 miliardi che andranno alle imprese,
permettendo, almeno nelle intenzioni, il rilancio delle varie economie
locali.
Nuova Gazzetta di Caserta