Riaperte le scuole, intanto sono al momento 30 le ordinanze di sgombero nel Matese, anche se si tratta di numeri che sono destinati a salire.
Riaprono le scuole e gli uffici pubblici nei sei
Comuni dell’Alto Casertano (Piedimonte, Alife, Gioia Sannitica, Castello
Matese, San Potito Sannitico, San Gregorio Matese) epicentro del sisma del 29
dicembre ma la voglia di ritorno alla normalità si scontra con il timore dei
sindaci di essere lasciati soli di qui a qualche giorno; venerdì infatti
chiuderà il Centro Operativo Misto (Com) coordinato dalla prefettura di Caserta
e allestito nella caserma del Corpo Forestale di Piedimonte Matese.
Al momento sono trenta le famiglie residenti nei sei centri (23 a
Piedimonte, 4 a Gioia Sannitica e 3 a Castello del Matese) che hanno dovuto
lasciare le proprie abitazioni dichiarate inagibili. “Nessuno dei nuclei
familiari ha i mezzi per provvedere in proprio ai lavori di messa in sicurezza
– spiega il sindaco di Piedimonte Enzo Cappello che parla a nome anche degli
altri cinque primi cittadini – chiediamo a Regione e Governo di farsi carico
dei primi interventi. Noi Comuni da soli non abbiamo i mezzi”. Proprio oggi
Cappello e gli altri cinque sindaci hanno chiesto un incontro urgente al
Governatore della Campania Stefano Caldoro. Intanto sono state regolarmente
riaperte le scuole nei sei comuni. A Piedimonte in particolare, dove sono
ubicati dieci istituti scolastici, l’unica scuola inagibile è l’Istituto
Agrario ma gli studenti oggi hanno fatto lezione presso il vicino Istituto
Industriale e presto le aule verranno trasferite in locali della Curia già
individuati dalla Provincia di Caserta, che dovrà provvedere a pagare il fitto.
Dovrebbe inoltre riaprire nei prossimi giorni l’ala del Municipio di Piedimonte
sgomberata per alcune lesioni subito dopo il sisma.
Comuni dell’Alto Casertano (Piedimonte, Alife, Gioia Sannitica, Castello
Matese, San Potito Sannitico, San Gregorio Matese) epicentro del sisma del 29
dicembre ma la voglia di ritorno alla normalità si scontra con il timore dei
sindaci di essere lasciati soli di qui a qualche giorno; venerdì infatti
chiuderà il Centro Operativo Misto (Com) coordinato dalla prefettura di Caserta
e allestito nella caserma del Corpo Forestale di Piedimonte Matese.
Al momento sono trenta le famiglie residenti nei sei centri (23 a
Piedimonte, 4 a Gioia Sannitica e 3 a Castello del Matese) che hanno dovuto
lasciare le proprie abitazioni dichiarate inagibili. “Nessuno dei nuclei
familiari ha i mezzi per provvedere in proprio ai lavori di messa in sicurezza
– spiega il sindaco di Piedimonte Enzo Cappello che parla a nome anche degli
altri cinque primi cittadini – chiediamo a Regione e Governo di farsi carico
dei primi interventi. Noi Comuni da soli non abbiamo i mezzi”. Proprio oggi
Cappello e gli altri cinque sindaci hanno chiesto un incontro urgente al
Governatore della Campania Stefano Caldoro. Intanto sono state regolarmente
riaperte le scuole nei sei comuni. A Piedimonte in particolare, dove sono
ubicati dieci istituti scolastici, l’unica scuola inagibile è l’Istituto
Agrario ma gli studenti oggi hanno fatto lezione presso il vicino Istituto
Industriale e presto le aule verranno trasferite in locali della Curia già
individuati dalla Provincia di Caserta, che dovrà provvedere a pagare il fitto.
Dovrebbe inoltre riaprire nei prossimi giorni l’ala del Municipio di Piedimonte
sgomberata per alcune lesioni subito dopo il sisma.
(ANSA)