In attesa dei tavoli tecnici ai quali parteciperà come portavoce dei sindaci matesini il primo cittadino di Piedimonte, Vincenzo Cappello, c’è da evidenziare come l’incontro a palazzo Santa Lucia abbia avuto anche un peso politico.
«La ricostruzione di edifici privati al momento è di difficilissima attuazione: la Regione Campania ci finanzierà solo ed esclusivamente la messa in sicurezza delle strutture». All’indomani dell’incontro tra il governatore, Stefano Caldoro, e i sindaci matesini dei Comuni colpiti dal terremoto dello scorso 29 dicembre, s’inizia a fare chiarezza sui contenuti dei futuri provvedimenti. Intese che saranno varate a seguito degli incontri tecnici attesi per i prossimi giorni. A specificare quanto emerso durante la riunione è il sindaco di Alife, Giuseppe Avecone: «In merito agli sfrattati che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni gravemente danneggiate dal sisma ci è stata mostrata la massima apertura sia per quanto riguarda la messa in sicurezza degli edifici pubblici, che privati. Ma qui la Regione è stata molto chiara: disponibilità nell’ordinario e per la prevenzione di eventi futuri, in quanto il nostro territorio matesino è classificato come zona 1 ad altissimo rischio sismico. Ma la ricostruzione di edifici privati al momento è di difficilissima attuazione. La Regione ci finanzierà solo la messa in sicurezza, gli interventi saranno effettuati per tramite dei Vigili del fuoco». In sostanza una cosa sarà la messa in sicurezza di un immobile inagibile e sarà realizzata dalle squadre dei Vigili del fuoco. Altra cosa le eventuali opere di consolidamento che continueranno a gravare sui privati. «Questa conclusione – spiega Avecone – la ritengo di fondamentale importanza, poiché sgrava noi sindaci di responsabilità civili e penali e di ingenti spese che i Comuni avrebbero dovuto affrontare. È bene però precisare – chiarisce – che di interventi di recupero a privati al momento non se ne parla». Intanto, ieri, proprio a Piedimonte c’è stato un sopralluogo presso il plesso scolastico dell’Itis da parte di rappresentanti dell’Unità operativa di prevenzione collettiva del distretto Asl per accertare l’idoneità del sito. Dopo l’arrivo degli studenti dell’Agrario che è stato sgombrato c’è un problema di sovraffollamento della struttura che versava già in condizioni precarie. In attesa dei tavoli tecnici ai quali parteciperà come portavoce dei sindaci matesini il primo cittadino di Piedimonte, Vincenzo Cappello, c’è da evidenziare come l’incontro a palazzo Santa Lucia abbia avuto anche un peso politico. Riuniti intorno allo stesso tavolo c’erano i rappresentanti locali, di vari orientamenti politici, i consiglieri regionali, inclusi quelli di minoranza, ed esponenti della giunta regionale. Non solo. Ci sono stati anche i buoni uffici della senatrice Maria Rosaria Rossi, vicinissima, da sempre, a Silvio Berlusconi. Alla stessa sono arrivati, attraverso un comunicato congiunto, i ringraziamenti dei sindaci di Alife, Piedimonte, San Gregorio, San Potito, Castello del Matese e Gioia Sannitica. «La senatrice – ha detto il sindaco Cappello – in questi giorni ha fatto sentire la sua vicinanza, interessandosi di ciò che stava accadendo affinché la propria terra d’origine ricevesse un adeguato aiuto istituzionale e non venisse lasciata sola». «Mi compiaccio che una personalità di spicco del mio stesso partito si sia interessata al bene dell’Alto Casertano» ha commentato il sindaco di San Potito, Francesco Imperadore. Un interessamento ricordato anche dal governatore Caldoro, ad inizio di seduta.
Roberta Muzio Il Mattino