L’annuncio è stata dato dall’assessorato regionale i Lavori Pubblici e alla Protezione Civile nel corso della nuova riunione del Centro Coordinamento Soccorsi svoltasi l’altro ieri mattina in Prefettura a Caserta e presieduta da l massimo rappresentante del Governo in Terra di Lavoro Carmela Pagano.
Via alla fase della
messa in sicurezza degli edifici lesionati dal terremoto dello scorso 29 dicembre. L’annuncio è
stata dato dall’assessorato regionale i Lavori
Pubblici e alla Protezione Civile nel corso della
nuova riunione del Centro Coordinamento Soccorsi svoltasi l’altro ieri mattina in Prefettura a
Caserta e presieduta da l massimo rappresentante del Governo in Terra di Lavoro
Carmela
Pagano. Alla presenza dei sindaci dei sei comuni dell’area dell’epicentro Alife, Castello del
Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San
Gregorio Matese e San Potito Sannitico facenti
parte del Centro Operativo Misto attivato nel
capoluogo matesino
all’indomani della
prima forte scossa di
magnitudo 4.9 della
scala Richter, dei
comandanti provinciali dei vigili del
fuoco
Mario Falbo
e del Corpo Forestale dello Stato
Michele Capasso,
del dirigente della
Sezione della Polizia
stradale di Caserta
Maria Giovanna
Rizzo, del direttore
generale per i Lavori
pubblici
Italo Giulivo, dei rappresentanti delle forze dell’ordine, e la Protezione civile della Regione, della
Provincia e della Polizia provinciale, del 118 e
della Croce Rossa Italiana, della Soprintendenza
ai Beni Artistici e Culturali e del Provveditorato
interregionale alle opere pubbliche, è stato fatto
il punto della situazione circa l’andamento delle
attività di verifica, mai cessate dopo il sisma di
fine anno, svolte dal comando provinciale dei
vigili del fuoco, dal ministero dei Beni Ambientali e Culturali e dalla Protezione civile regionale. Dall’inizio degli eventi sismici, sono stati
svolti circa milleduecento sopralluoghi da parte
del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, mentre la Soprintendenza ai Beni artistici, sulla base
di intese intercorse tra l’assessore alla Protezione
Civile della Campania ed il Soprintendente
regionale Angelini, ha predisposto un nuovo
ciclo di ulteriori accertamenti nell’area del
sisma, ad opera di squadre miste, relativi a luoghi di culto e palazzi storici. Nel prendere atto
che ormai la prima fase emergenziale appare
superata, si è deciso, con la condivisione dell’intero centro coordinamento soccorsi, di far cessare l’attività del Com di Piedimonte, mentre verranno, a breve, intraprese a livello locale delle
attività residue. L’assessore regionale al ramo ha
evidenziato che
“sono 206 le verifiche specialistiche operate dai tecnici esperti del sistema
regionale della Protezione civile nei territori
colpiti della provincia di Caserta”, e formulato
un grande ringraziamento ai
“sindaci
Giuseppe
Avecone,
Antonio Montone,
Mario Fiorillo,
Vincenzo Cappello,
Giuseppe Mallardo
e
Francesco Imperadore
che sono riusciti a gestire con equilibrio e saggezza l’emergenza”
.
Quindi l’annuncio dell’avvio della fase della
messa in sicurezza degli edifici ricadenti nei sei
comuni della zona epicentrale casertana e nei tre
comuni della zona epicentrale beneventana,
dove i dati strumentali di accelerazione e velocità del suolo collegati al sisma sono stati rilevanti, faranno l’inventario degli interventi.
“La
priorità assoluta
– è stato ribadito da Regione,
Prefettura e Comuni –
è quella di mettere in
sicurezza il territorio cogliendo tutte le opportunità che vengono messe a disposizione, a cominciare dai fondi per l’accelerazione della spesa.
messa in sicurezza degli edifici lesionati dal terremoto dello scorso 29 dicembre. L’annuncio è
stata dato dall’assessorato regionale i Lavori
Pubblici e alla Protezione Civile nel corso della
nuova riunione del Centro Coordinamento Soccorsi svoltasi l’altro ieri mattina in Prefettura a
Caserta e presieduta da l massimo rappresentante del Governo in Terra di Lavoro
Carmela
Pagano. Alla presenza dei sindaci dei sei comuni dell’area dell’epicentro Alife, Castello del
Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San
Gregorio Matese e San Potito Sannitico facenti
parte del Centro Operativo Misto attivato nel
capoluogo matesino
all’indomani della
prima forte scossa di
magnitudo 4.9 della
scala Richter, dei
comandanti provinciali dei vigili del
fuoco
Mario Falbo
e del Corpo Forestale dello Stato
Michele Capasso,
del dirigente della
Sezione della Polizia
stradale di Caserta
Maria Giovanna
Rizzo, del direttore
generale per i Lavori
pubblici
Italo Giulivo, dei rappresentanti delle forze dell’ordine, e la Protezione civile della Regione, della
Provincia e della Polizia provinciale, del 118 e
della Croce Rossa Italiana, della Soprintendenza
ai Beni Artistici e Culturali e del Provveditorato
interregionale alle opere pubbliche, è stato fatto
il punto della situazione circa l’andamento delle
attività di verifica, mai cessate dopo il sisma di
fine anno, svolte dal comando provinciale dei
vigili del fuoco, dal ministero dei Beni Ambientali e Culturali e dalla Protezione civile regionale. Dall’inizio degli eventi sismici, sono stati
svolti circa milleduecento sopralluoghi da parte
del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, mentre la Soprintendenza ai Beni artistici, sulla base
di intese intercorse tra l’assessore alla Protezione
Civile della Campania ed il Soprintendente
regionale Angelini, ha predisposto un nuovo
ciclo di ulteriori accertamenti nell’area del
sisma, ad opera di squadre miste, relativi a luoghi di culto e palazzi storici. Nel prendere atto
che ormai la prima fase emergenziale appare
superata, si è deciso, con la condivisione dell’intero centro coordinamento soccorsi, di far cessare l’attività del Com di Piedimonte, mentre verranno, a breve, intraprese a livello locale delle
attività residue. L’assessore regionale al ramo ha
evidenziato che
“sono 206 le verifiche specialistiche operate dai tecnici esperti del sistema
regionale della Protezione civile nei territori
colpiti della provincia di Caserta”, e formulato
un grande ringraziamento ai
“sindaci
Giuseppe
Avecone,
Antonio Montone,
Mario Fiorillo,
Vincenzo Cappello,
Giuseppe Mallardo
e
Francesco Imperadore
che sono riusciti a gestire con equilibrio e saggezza l’emergenza”
.
Quindi l’annuncio dell’avvio della fase della
messa in sicurezza degli edifici ricadenti nei sei
comuni della zona epicentrale casertana e nei tre
comuni della zona epicentrale beneventana,
dove i dati strumentali di accelerazione e velocità del suolo collegati al sisma sono stati rilevanti, faranno l’inventario degli interventi.
“La
priorità assoluta
– è stato ribadito da Regione,
Prefettura e Comuni –
è quella di mettere in
sicurezza il territorio cogliendo tutte le opportunità che vengono messe a disposizione, a cominciare dai fondi per l’accelerazione della spesa.
Enzo Perretta Cronache di Caserta