Nel municipio di Piedimonte Matese, in una gremita sala consiliare, si è svolto giovedì pomeriggio l’incontro pubblico promosso dall’Associazione Storica del Medio Volturno, Rotary Club e Università Suor Orsola Benincasa, un convegno per approfondire le caratteristiche degli eventi sismici.
Aspetti geologici e sismici del terremoto del 29 dicembre scorso, ma anche
storia degli avvenimenti tellurici avvenuti nel territorio matesino in centinaia
di anni. Nel municipio di Piedimonte
Matese, in una gremita sala consiliare,
si è svolto giovedì pomeriggio l’incontro pubblico promosso dall’Associazione Storica del Medio Volturno, Rotary
Club e Università Suor Orsola Benincasa, un convegno per approfondire le
caratteristiche degli eventi sismici, per
comprendere meglio, in particolare,
cosa è accaduto e ancora si sta verificando nelle viscere della terra da quel
giorno in cui la tranquillità nel Matese
è stata turbata dal forte sisma, per due
volte considerando anche la seconda
scossa, meno intensa, di dieci giorni fa.
Accanto al presidente dell’Asmv
Pasquale Simonelli, del presidente
Rotary
Ciro Notarangelo, e del professore
Federico Marazzi
della Suor
Orsola, c’erano
Luigi Ferranti
dell’Università di Napoli Federico II, Girolamo Milani dell’Osservatorio Vesuviano, e
Sabina Porfido, dell’Istituto per
l’Ambiente
Marino Costiero. E’ stato
quindi possibile affrontare il ‘tema terremoto’ su un piano scientifico, indagando le cause di questo evento naturale, la sua imprevedibilità, gli effetti
disastrosi che esso può causare quando
non vi è una opportuna prevenzione,
unico fattore, come evidenziato da
Milani, su cui si può intervenire. L’incontro è stato occasione per fare sensibilizzazione ma anche per ripercorrere
la storia sismica del Matese e del Sannio (elemento fondamentale per lo studio moderno dei sismi), segnata nel
corso dei secoli passati da terremoti
disastrosi, poiché il comprensorio è
notoriamente caratterizzato da un alto
livello di sismicità, e proprio per questo è da tempo sotto l’occhio vigile
degli scienziati. Anche il sindaco di
Piedimonte,
Vincenzo Cappello, portando i saluti dei sei sindaci
dei comuni colpiti dal sisma, è intervenuto in sala spiegando come l’iter della
messa in sicurezza degli edifici danneggiati stia proseguendo.
storia degli avvenimenti tellurici avvenuti nel territorio matesino in centinaia
di anni. Nel municipio di Piedimonte
Matese, in una gremita sala consiliare,
si è svolto giovedì pomeriggio l’incontro pubblico promosso dall’Associazione Storica del Medio Volturno, Rotary
Club e Università Suor Orsola Benincasa, un convegno per approfondire le
caratteristiche degli eventi sismici, per
comprendere meglio, in particolare,
cosa è accaduto e ancora si sta verificando nelle viscere della terra da quel
giorno in cui la tranquillità nel Matese
è stata turbata dal forte sisma, per due
volte considerando anche la seconda
scossa, meno intensa, di dieci giorni fa.
Accanto al presidente dell’Asmv
Pasquale Simonelli, del presidente
Rotary
Ciro Notarangelo, e del professore
Federico Marazzi
della Suor
Orsola, c’erano
Luigi Ferranti
dell’Università di Napoli Federico II, Girolamo Milani dell’Osservatorio Vesuviano, e
Sabina Porfido, dell’Istituto per
l’Ambiente
Marino Costiero. E’ stato
quindi possibile affrontare il ‘tema terremoto’ su un piano scientifico, indagando le cause di questo evento naturale, la sua imprevedibilità, gli effetti
disastrosi che esso può causare quando
non vi è una opportuna prevenzione,
unico fattore, come evidenziato da
Milani, su cui si può intervenire. L’incontro è stato occasione per fare sensibilizzazione ma anche per ripercorrere
la storia sismica del Matese e del Sannio (elemento fondamentale per lo studio moderno dei sismi), segnata nel
corso dei secoli passati da terremoti
disastrosi, poiché il comprensorio è
notoriamente caratterizzato da un alto
livello di sismicità, e proprio per questo è da tempo sotto l’occhio vigile
degli scienziati. Anche il sindaco di
Piedimonte,
Vincenzo Cappello, portando i saluti dei sei sindaci
dei comuni colpiti dal sisma, è intervenuto in sala spiegando come l’iter della
messa in sicurezza degli edifici danneggiati stia proseguendo.
Cronache di Caserta