Ad accelerare i tempi e a chiedere ai Comuni di fare presto per poter procedere subito all’avvio degli interventi di ristrutturazione di tutte quelle strutture pubbliche e private lesionate o comunque soggette a crolli e danni vari, è stato assessorato regionale alla Protezione Civile e alle Opere Pubbliche nel corso dell’ultima riunione del centro coordinamento soccorso tenutasi la scorsa settimana presso la Prefettura di Caserta.
Corsa contro il
tempo dei comuni dell’epicentro per fare l’inventario degli edifici danneggiati dal terremoto del 29
dicembre scorso. Ad accelerare i tempi e a chiedere ai Comuni di fare presto per poter procedere
subito all’avvio degli interventi di ristrutturazione
di tutte quelle strutture pubbliche e private lesionate o comunque soggette a crolli e danni vari, è
stato assessorato regionale alla Protezione Civile e
alle Opere Pubbliche nel corso dell’ultima riunione del centro coordinamento soccorso tenutasi la
scorsa settimana presso la Prefettura di Caserta.
Entro la prossima settimana, i 6 comuni maggiormente colpiti dal sisma che ha coinvolto il distretto dei Monti del Matese, Alife, Castello del Matese, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese, San
Potito Sannitico e Gioia Sannitica, dovranno
necessariamente inoltrare all’assessorato regionale
competente le schede debitamente compilate e
riportanti tutti gli edifici, siano essi luoghi di culto,
uffici pubblici, scuole,
strutture sanitarie e
sedi di enti ed istituzioni locali e dovrà
comunali, ed immobili
ad uso privato, comprese case di edilizia
residenziale pubblica,
cooperative e alloggi
popolari, che sono
rimasti danneggiati a
seguito della forte
scossa di magnitudo
4,9 della scala Richter
avvertita poco dopo le
ore 18 di quella brutta
domenica di antivigilia di capodanno. Con-
testualmente, i sindaci supportati dai rispettivi tecnici comunali, dovranno anche fare l’inventario
degli interventi a farsi secondo un indice di priorità ben definito e dettato dalla stessa Regione, in
modi tale da creare un cronoprogramma da seguire non appena saranno elargiti i finanziamenti. La
stima dei danni subiti dalle strutture ricadenti nell’area dell’epicentro, infatti, sarà fondamentale per
comuni ed enti locali, compresa la provincia quale
proprietaria dei complessi dove sono ubicate le
scuole superiori, per partecipare all’assegnazione
dei fondi regionali messi a disposizione dalla
giunta regionale e pronti per essere assegnati non
appena sarà completato il quadro degli immobili
colpiti. Due i canali attraverso i quali la Regione è
pronta a stanziare i fondi necessari alla ristrutturazione degli edifici ricadenti in area sisma, il primo
riguardante un accordo di programma con i comuni dell’epicentro che garantirà loro un canale privilegiato nell’erogazione delle risorse utili ad ammodernare, adeguare e rendere antisismici gli immobili, in pronta scuole, uffici pubblici e locali destinati alla pubblica fruizione, a partire da chiese,
case canoniche ed oratori; il secondo è relativo
alle procedure già messe in campo dalla giunta
Caldoro prima del terremoto del 29 dicembre
scorso per l’accelerazione della spesa dei fondi
europei, anche se in tal caso i primi bandi sono già
scaduti lo scorso 15 gennaio e diversi comuni
hanno preferito candidare altri progetti per poi
sfruttare il canale diretto dell’accordo di programma per riqualificare scuole ed edifici pubblici.
Intanto, la Soprintendenza ai Beni artistici, sulla
base di intese intercorse tra l’assessore Cosenza ed
il Soprintendente regionale Angelini, ha predisposto un nuovo ciclo di ulteriori accertamenti
nell’area del sisma, ad opera di squadre miste, relativi a luoghi di culto e palazzi storici, mentre verranno, a breve, intraprese a livello locale delle attività residue di controllo, attesa la cessazione delle
attività da parte del centro operativo misto attivo
fino alla scorsa settimana.
tempo dei comuni dell’epicentro per fare l’inventario degli edifici danneggiati dal terremoto del 29
dicembre scorso. Ad accelerare i tempi e a chiedere ai Comuni di fare presto per poter procedere
subito all’avvio degli interventi di ristrutturazione
di tutte quelle strutture pubbliche e private lesionate o comunque soggette a crolli e danni vari, è
stato assessorato regionale alla Protezione Civile e
alle Opere Pubbliche nel corso dell’ultima riunione del centro coordinamento soccorso tenutasi la
scorsa settimana presso la Prefettura di Caserta.
Entro la prossima settimana, i 6 comuni maggiormente colpiti dal sisma che ha coinvolto il distretto dei Monti del Matese, Alife, Castello del Matese, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese, San
Potito Sannitico e Gioia Sannitica, dovranno
necessariamente inoltrare all’assessorato regionale
competente le schede debitamente compilate e
riportanti tutti gli edifici, siano essi luoghi di culto,
uffici pubblici, scuole,
strutture sanitarie e
sedi di enti ed istituzioni locali e dovrà
comunali, ed immobili
ad uso privato, comprese case di edilizia
residenziale pubblica,
cooperative e alloggi
popolari, che sono
rimasti danneggiati a
seguito della forte
scossa di magnitudo
4,9 della scala Richter
avvertita poco dopo le
ore 18 di quella brutta
domenica di antivigilia di capodanno. Con-
testualmente, i sindaci supportati dai rispettivi tecnici comunali, dovranno anche fare l’inventario
degli interventi a farsi secondo un indice di priorità ben definito e dettato dalla stessa Regione, in
modi tale da creare un cronoprogramma da seguire non appena saranno elargiti i finanziamenti. La
stima dei danni subiti dalle strutture ricadenti nell’area dell’epicentro, infatti, sarà fondamentale per
comuni ed enti locali, compresa la provincia quale
proprietaria dei complessi dove sono ubicate le
scuole superiori, per partecipare all’assegnazione
dei fondi regionali messi a disposizione dalla
giunta regionale e pronti per essere assegnati non
appena sarà completato il quadro degli immobili
colpiti. Due i canali attraverso i quali la Regione è
pronta a stanziare i fondi necessari alla ristrutturazione degli edifici ricadenti in area sisma, il primo
riguardante un accordo di programma con i comuni dell’epicentro che garantirà loro un canale privilegiato nell’erogazione delle risorse utili ad ammodernare, adeguare e rendere antisismici gli immobili, in pronta scuole, uffici pubblici e locali destinati alla pubblica fruizione, a partire da chiese,
case canoniche ed oratori; il secondo è relativo
alle procedure già messe in campo dalla giunta
Caldoro prima del terremoto del 29 dicembre
scorso per l’accelerazione della spesa dei fondi
europei, anche se in tal caso i primi bandi sono già
scaduti lo scorso 15 gennaio e diversi comuni
hanno preferito candidare altri progetti per poi
sfruttare il canale diretto dell’accordo di programma per riqualificare scuole ed edifici pubblici.
Intanto, la Soprintendenza ai Beni artistici, sulla
base di intese intercorse tra l’assessore Cosenza ed
il Soprintendente regionale Angelini, ha predisposto un nuovo ciclo di ulteriori accertamenti
nell’area del sisma, ad opera di squadre miste, relativi a luoghi di culto e palazzi storici, mentre verranno, a breve, intraprese a livello locale delle attività residue di controllo, attesa la cessazione delle
attività da parte del centro operativo misto attivo
fino alla scorsa settimana.
Enzo Perretta Cronache di Caserta