Circa 30 le schede Aides compilate dal capoluogo matesino per altrettante case, eccezion fatta per gli alloggi popolari del rione Iacp di via Aldo Moro e via Casino del Duca di competenza esclusiva e di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari.
Inviate in Regione, dai comuni dell’area matesina, le schede per chiedere, per circa 50 abitazioni private, uno stanziamento dei fondi a seguito del sisma del 29 dicembre. Le comunicazioni sono state trasmesse sulla scorta di quanto concordato nell’ultima seduta del centro coordinamento soccorsi svoltasi a fine gennaio presso la Prefettura di Caserta. Le schede relative alle case lesionate o comunque interessate da cedimenti e danni strutturali, tali da richiederne lo sgombero e la dichiarazione di inagibilità e non fruibilità, sono state inviate nei giorni scorsi all’Assessorato alla Protezione Civile e ai Lavori Pubblici della Regione Campania. L’inventario degli edifici colpiti dal sisma si è reso necessario per ottenere i fondi utili al puntellamento, transennamento e interdizione delle abitazioni nelle primissime ore successive al sisma, quindi alla loro messa in sicurezza che, in moltissimi casi, ancora non è avvenuto, nonostante le ordinanze a provvedere ad horas emanate dai sindaci dei comuni del distretto sismico dei monti del Matese nei giorni seguenti al movimento tellurico che ha interessato quei municipi. Circa 30 le schede Aides compilate dal capoluogo matesino per altrettante case, eccezion fatta per gli alloggi popolari del rione Iacp di via Aldo Moro e via Casino del Duca di competenza esclusiva e di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari, altre 8 dal comune di San Potito Sannitico, 3 da Gioia Sannitica, 1 da San Gregorio Matese, 4 da Alife e 5 da Castello del Matese, tutti edifici privati e occupati da famiglie costrette a sgomberare a seguito della forte scossa di magnitudo avvertita quella brutta domenica di antivigilia di capodanno. Di seguito la valutazione dei danni subiti da quelle strutture sarà fondamentale per gli enti locali per partecipare all’assegnazione dei fondi messi a disposizione dalla giunta regionale e pronti per essere erogati non appena sarà completato il quadro degli immobili colpiti.Per gli edifici pubblici, invece, sono in fase di redazione le richieste per i danni e per un sostegno per il loro adeguamento sismico. Quasi certamente fra una settimana, inoltre, partirà la verifica tecnica su tutte le chiese danneggiate pure dal terremoto dello scorso 29 dicembre. I comuni interessati saranno quelli del Matese, in provincia di Caserta e Benevento, ritenuti più vicini all’epicentro del sisma. Una squadra di tecnici e di esperti del ministero per i beni culturali visiterà tutte le strutture di culto per un vero censimento dei danni subiti. L’ispezione servirà anche a definire gli interventi urgenti da fare per la messa in sicurezza delle chiese pericolanti.
Vincenzo Corniello Il Mattino