Il primo cittadino del capoluogo matesino risponde ad una lettera inviatagli da Matteo Renzi, presidente del Consiglio che gli chiedeva di segnalare una scuola. E Cappello ha segnalato la Principe Umberto.
“L’intervento a farsi è prioritario perché il miglioramento e completamento di questa infrastruttura rappresenta un’opportunità per dotare le scuole adiacenti e il quartiere di un centro capace di erogare servizi sportivi polifunzionali a carattere collettivo oltre ad eventuali manifestazioni delle associazioni presenti in zona. Non occorre tralasciare, in ultimo, la possibilità di poter inquadrare quest’intervento in un ambito in cui già è prevalente la destinazione del servizio sportivo sociale.” Così si legge nella conclusione della scheda tecnica che il sindaco pedemontano ha avuto cura di inviare al premier al fine di candidare un plesso della sua città agli interventi relativi all’edilizia scolastica. Ma riepiloghiamo il tutto: dal giorno del suo insediamento, Renzi ha puntato tutto sull’edilizia scolastica in omaggio alla necessità della sicurezza e della valorizzazione di quell’ambiente strutturale che è ontologicamente atto alla formazione: stiamo parlando per l’appunto della scuola. In virtù di tali considerazioni, dopo aver inviato una missiva a tutti i sindaci d’Italia, il premier ha chiesto di individuare un plesso scolastico su cui chiedere interventi mirati. Dal canto suo, il premier avrebbe promesso una sorta di deburocratizzazione volta all’eliminazione del patto di stabilità interno e, quindi, un’accelerazione al recepimento dei fondi. Pertanto, il sindaco di Piedimonte Vincenzo Cappello ha subito risposto all’iniziativa scegliendo, come comunicato ieri dalle colonne di questa pagina, la scuola Principe Umberto. La scelta è stata frutto di un’attenta meditazione. Infatti, oltre al dato che la scuola di per sé necessita di interventi strutturali, è da porre l’accento anche su un altro fatto, ugualmente importante: attiguo al plesso in questione si trova una palestra. Orbene, ristrutturare un sito polifunzionale è opera rilevante non solo per l’utenza studentesca ma anche per la cittadinanza tutta che potrebbe beneficiare di un luogo fisico ampio, sicuro protetto e curato nel quale realizzare eventi e creare poli culturali. In tal caso Capello sarebbe riuscito a prendere – come si dice in gergo – due piccioni con una sola fava. Quella dello sport, soprattutto nei paesi anglosassoni ,è una vera e propria disciplina al pari di tante altre materie di studio. Qui in Italia, invece, la si vede come una sorta di pertinenza, di orpello del quale poter fare tranquillamente a meno. Tale secondarietà passa anche dalla scarsa attenzione che, talvolta, le amministrazioni riservano alle strutture di questo genere, strutture che, invece, a ben vedere posseggono un potenziale tutto da riscoprire ed incentivare. Cappello, pertanto, nella scelta del plesso scolastico è riuscito a guardare lontano; ed è proprio la capacità di lungimiranza l’attitudine che differenzia il politico vero dal politicante di turno.
Elèna Italiano Nuova Gazzetta di Caserta