Era il 12 dicembre scorso quando il sindaco Vincenzo Cappello, raccogliendo le lamentele di numerosi cittadini, scriveva alla Direzione regionale e a quella provinciale di Poste Italiane per sottolineare i disservizi che si stavano verificando da diverse settimane a Piedimonte Matese nel recapito della corrispondenza.
Il bilancio positivo di Poste Italiane potrebbe portare ad un rafforzamento del servizio anche nell’area matesina ove, da tempo, i cittadini lamentano ritardi e disservizi. Era il 12 dicembre scorso quando il sindaco Vincenzo Cappello, raccogliendo le lamentele di numerosi cittadini, scriveva alla Direzione regionale e a quella provinciale di Poste Italiane per sottolineare i disservizi che si stavano verificando da diverse settimane a Piedimonte Matese nel recapito della corrispondenza. Un problema che va avanti da qualche mese a Piedimonte Matese e che, nel corso del tempo intercorso dalla’invio della missiva ad oggi, non ha affatto trovato soluzioni concrete. Danni che gravano anche sullo stesso Comune di Piedimonte, come sottolineava Vincenzo Cappello nella nota inviata martedì a Poste Italiane, in cui si evidenzia che “sono in giacenza presso il locale Ufficio postale diverse cartelle e/o accertamenti per avvisi di pagamento che afferiscono i tributi comunali, il cui ritardo nel recapito sta sensibilmente danneggiando le casse comunali”. Il sindaco del capoluogo matesino aveva dunque ritenuto non più accettabile la situazione disagevole, decidendo di portarla all’attenzione dell’Azienda e chiedendo opportuno riscontro. Oggi però una buona notizia fa da cornice ad un polemico comunicato della Segreteria della Confederazione Cisas sul disservizio postale: “Fa piacere apprendere che le Poste Italiane, a chiusura di Bilancio 2013, hanno riportato un utile di un miliardo, grazie alla gestione Conti ed a quella dei Servizi Finanziari”, nota la Segreteria della Confederazione Cisas. Con tale attivo si potrebbe anche pensare ad un piccolo rafforzamento del servizio sul territorio e lo stesso sindaco scrive “In questo modo, non vi è alcun passivo da scaricare sui cittadini italiani. Sono, invece, crollati completamente i Servizi Postali, cioè quelli che interessano i poveri cittadini, che ricevono, quando avviene, la tanto attesa corrispondenza con notevole ritardo. Vengono così poi gravati da sanzioni e multe se trattasi di richieste di pagamenti, quali Tasse, Tributi, Multe, Abbonamenti, ecc.. Eppure – continua la Cisas – per migliorare il Servizio Corrispondenza, sono anche aumentati sensibilmente i costi di spedizione della stessa, che – tra l’altro – si è ridotta di molto, causa la posta elettronica, fax, sms, ecc…. In effetti, mentre aumentano i costi, si è verificato un automatico forte ritardo nella consegna della corrispondenza dopo il rilancio che le Poste avevano annunciato in occasione del loro centenario. Anche con indirizzi precisi, spesso la corrispondenza non viene recapitata. Le raccomandate molto spesso non vengono consegnate, pur presenti gli interessati in casa, costringendo i cittadini così a notevoli disagi per poter ritirare la corrispondenza presso un apposito Ufficio Postale, molto decentrato e sempre super affollato.”. Che si trovi una soluzione anche per l’area matesina? Lo scopriremo nei prossimi mesi.
Stefano Peccerillo Nuova Gazzetta di Caserta