Interventi mirati. L’assessore Cosenza spiega: “Anche la strada provinciale 331 che da Piedimonte porta a Castello Matese e San Gregorio Matese verrà messa in sicurezza…”
La Giunta regionale della Campania ha dato il via libera al protocollo d’intera con i sei Comuni del Casertano (Alife, Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese e San Potito Sannitico) e i quatto dei Beneventano (Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Faicchio e Guardia Sanframondi) più gravemente danneggiati dal terremoto del 29 dicembre 2013, e ha stanziato 56 milioni di euro per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza di edifici pubblici e prevenzione dei rischi naturali. “Le risorse – spiega l’assessore regionale Edoardo Cosenza – sono attinte dai fondi europei relativi agli Obiettivi operativi ‘Protezione civile’ e ‘Difesa suolo’. Rispettiamo così gli impegni presi con le comunità colpite dall’evento tellurico, senza far ricorso a fondi del governo. La Campania, con le sole forze regionali, investe nella sicurezza sismica dell’area interessata. In particolare, 29 milioni 200mila euro serviranno ad attuare interventi di edilizia scolastica, 14 milioni 100mila euro a garantire la messa in sicurezza di edifici strategici dei 6 Comuni beneventani e dei 4 Comuni casertani che hanno subito danni dal terremoto e 12 milioni 668mila euro a realizzare opere di mitigazione del rischio idrogeologico che è stato accentuato dal sisma”. “Tra gli interventi previsti – aggiunge Cosenza – vi è anche quello sulla Sp 331 che collega Piedimonte Matese con Castello del Matese e San Gregorio Matese. La strada, che rappresenta una fondamentale via di fuga, è, purtroppo, molto pericolosa poiché esposta al rischio frane: con lo stanziamento di 3 milioni di euro, che si aggiunge all’intervento di somma urgenza già attuato immediatamente dopo il terremoto, viene definitivamente messa in sicurezza”. “Lo stanziamento di questi 56 milioni di euro è un’importante risposta della Giunta Caldoro per la costruzione della sicurezza dei cittadini e degli studenti di una delle aree a maggiore sismicità della regione Campania”, conclude Cosenza.
Repubblica