Scongiurata la soppressione della sede, il sindaco Vincenzo Cappello ha inviato lo schema di deliberazione agli altri Comuni interessati. Intanto il ministero della Giustizia ha inserito i dipendenti nell’elenco di quelli assegnati all’Ufficio del Giudice di Pace che sono stati ammessi a frequentare il corso di formazione.
L’iter per
il mantenimento dell’Ufficio
del Giudice di Pace a Piedimonte Matese è ormai da ritenersi
concluso positivamente.
E così almeno i cittadini
dei comuni di Alife, Alvignano,
Caiazzo, Castel Campagnano,
Castello Matese, Dragoni,
Gioia Sannitica, Piana
di Monte Verna, Piedimonte
Matese, Raviscanina, Ruviano,
San Gregorio Matese, San
Potito Sannitico,Sant’Angelo
d’Alife, possono tirare un sospiro
di sollievo.
Proseguono infatti con celerità
gli adempimenti necessari affinché l’ufficio giudiziario
periferico del matesino
possa riprendere la sua attività.
E così Piedimonte Matese,
come comune capofila, ha
trasmesso ai municipi aderenti lo schema di deliberazione e di convenzione per la
gestione
associata. L’accelerazione
è avvenuta a seguito di
riunioni tra i municipi rientranti
nella circoscrizione del
Giudice di Pace Matesino,
nelle quali era stato concordato
di stipulare apposita convenzione
avente per oggetto la gestione associata dell’Ufficio
del Giudice di Pace. E così
l’amministrazione comunale
di Piedimonte, facendosi
portavoce anche degli altri
centri, ha manifestato al ministro
della Giustizia, la volontà
e l’interesse al mantenimento
del Giudice di Pace, facendosi
carico di tutte le spese di
funzionamento dell’Ufficio.
A carico del ministero della Giustizia
restano, invece, le
spese per i magistrati e quelle
per la formazione del personale
amministrativo fornito
dagli Enti locali. Con la puntualizzazione
che i comuni
aderenti avrebbero dovuto individuare,
entro 60 giorni dalla
entrata in vigore del medesimo decreto,
i locali destinati
ad ospitare l’ufficio e il personale
dei propri ruoli destinato
a svolgere mansioni di
supporto all’attività giurisdizionale da avviare alla fase formativa.
Con nota del 27 giugno scorso il Comune di Piedimonte
Matese ha provveduto
agli adempimenti previsti
dalle norme,per cui è stato assicurato
il mantenimento
dell’Ufficio del Giudice di Pace.
Intanto il ministero della
Giustizia ha inserito i dipendenti
nell’elenco di quelli assegnati
all’Ufficio del Giudice
di Pace che sono stati ammessi a frequentare il corso di
formazione.
«Ora si attende solo che i
consigli comunali deliberino
nel più breve tempo possibile
di approvare lo schema di
convenzione-ha riferito il sindaco
di Piedimonte, Vincenzo
Cappello – e poi sarà cosa
fatta la ripresa del cammino
di un ufficio che, data la distanza
dal centro, certamente
mitigherà non poco le spese».
il mantenimento dell’Ufficio
del Giudice di Pace a Piedimonte Matese è ormai da ritenersi
concluso positivamente.
E così almeno i cittadini
dei comuni di Alife, Alvignano,
Caiazzo, Castel Campagnano,
Castello Matese, Dragoni,
Gioia Sannitica, Piana
di Monte Verna, Piedimonte
Matese, Raviscanina, Ruviano,
San Gregorio Matese, San
Potito Sannitico,Sant’Angelo
d’Alife, possono tirare un sospiro
di sollievo.
Proseguono infatti con celerità
gli adempimenti necessari affinché l’ufficio giudiziario
periferico del matesino
possa riprendere la sua attività.
E così Piedimonte Matese,
come comune capofila, ha
trasmesso ai municipi aderenti lo schema di deliberazione e di convenzione per la
gestione
associata. L’accelerazione
è avvenuta a seguito di
riunioni tra i municipi rientranti
nella circoscrizione del
Giudice di Pace Matesino,
nelle quali era stato concordato
di stipulare apposita convenzione
avente per oggetto la gestione associata dell’Ufficio
del Giudice di Pace. E così
l’amministrazione comunale
di Piedimonte, facendosi
portavoce anche degli altri
centri, ha manifestato al ministro
della Giustizia, la volontà
e l’interesse al mantenimento
del Giudice di Pace, facendosi
carico di tutte le spese di
funzionamento dell’Ufficio.
A carico del ministero della Giustizia
restano, invece, le
spese per i magistrati e quelle
per la formazione del personale
amministrativo fornito
dagli Enti locali. Con la puntualizzazione
che i comuni
aderenti avrebbero dovuto individuare,
entro 60 giorni dalla
entrata in vigore del medesimo decreto,
i locali destinati
ad ospitare l’ufficio e il personale
dei propri ruoli destinato
a svolgere mansioni di
supporto all’attività giurisdizionale da avviare alla fase formativa.
Con nota del 27 giugno scorso il Comune di Piedimonte
Matese ha provveduto
agli adempimenti previsti
dalle norme,per cui è stato assicurato
il mantenimento
dell’Ufficio del Giudice di Pace.
Intanto il ministero della
Giustizia ha inserito i dipendenti
nell’elenco di quelli assegnati
all’Ufficio del Giudice
di Pace che sono stati ammessi a frequentare il corso di
formazione.
«Ora si attende solo che i
consigli comunali deliberino
nel più breve tempo possibile
di approvare lo schema di
convenzione-ha riferito il sindaco
di Piedimonte, Vincenzo
Cappello – e poi sarà cosa
fatta la ripresa del cammino
di un ufficio che, data la distanza
dal centro, certamente
mitigherà non poco le spese».
Vincenzo Corniello “Il Mattino”