Una moltitudine di suoni, colori ma soprattutto emozioni è questo il fotogramma che resterà impresso nella gente che hanno partecipato a Napoli alla manifestazione in ricordo delle vittime di mafia e camorra indetta dall’associazione Libera di Don luigi Ciotti Dal lungomare di Via Caracciolo giovani, istituzioni e i parenti delle vittime della criminalità organizzata hanno voluto lanciare il loro segnale forte. Nel corso della marcia sono stati letti ininterrottamente i nomi di oltre 900 tra semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali uccisi dalla mafia e dalla camorra nel corso degli anni. Ad aprire il corteo che si è diretto in Piazza del Plebiscito e che don Ciotti ha definito un ‘camminare insieme’, oltre 500 familiari delle vittime delle mafie Numerose sono state le delegazioni di regioni italiane e i rappresentanti di 30 paesi che sono venuti a Napoli in segno di solidarietà. Insieme alle istituzioni, tra questi il sindaco di Corleone, anche Rita Borsellino, Giancarlo Caselli, l’attore Renato Scarpa, ma anche il direttore della Dia, la direzione investigativa antimafia, il generale di divisione dell’Arma dei carabinieri Antonio Girone. Tutti insieme hanno ascoltato in Piazza del Plebiscito i nomi scanditi a gran voce dal palco delle vittime della criminalità e a sorpresa gli ultimi nomi sono stati letti dallo scrittore Roberto Saviano che ha poi destinato un pensiero anche a tutte le vittime di mafia che non conosciamo ancora.

C’era anche la rappresentanza del Municipio di Piedimonte Matese, nella persona dell’assessore Augusto Massi, il quale unitamente ad un agente della Polizia Municipale e un Funzionario Comunale ha partecipato alla manifestaione con il Gonfalone della città