Con riferimento agli articoli recentemente apparsi su certa stampa locale, l’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese ritiene doveroso procedere a delle puntualizzazioni, anche per sgomberare definitivamente il campo dalle voci di incomprensioni rincorsesi nei giorni scorsi tra i dipendenti comunali.
Va, innanzitutto, evidenziato che ad oltre 28 anni dalle ultime assunzioni consentite dalla ex legge 285/77 per l’impiego giovanile, si è avviato l’iter procedimentale per il reclutamento di personale di varie categorie presso l’Ente locale pedemontano anche con lo scopo di riconoscere le professionalità che pure sono presenti nell’organigramma comunale dando loro la possibilità di accedere alle progressioni verticali. La macchina amministrativa ha, in effetti, risentito della notevole carenza di organico nonostante l’impegno profuso dai dipendenti, che quotidianamente e spesso con spirito di abnegazione assicurano una molteplicità di mansioni e funzioni, anche al di là delle specifiche competenze, al fine di garantire la regolarità nell’erogazione dei servizi all’utenza. Questa carenza di personale, dovuta alla mancata adozione nel passato di atti connessi alla rideterminazione dell’organico, non è trascurabile.
L’accusa mossa dalla minoranza circa l’adozione di ‘un atto di così rilevante importanza senza il preventivo esame della Delegazione Trattante’ è priva di qualsivoglia fondamento in considerazione delle molteplici riunioni che negli ultimi quattro mesi hanno interessato l’organo titolare della contrattazione in materia di personale e dei risultati ad oggi raggiunti. Tra l’altro, l’evidenziata e non trascurabile carenza di personale, è in gran parte dovuta alla mancata adozione nel passato di atti connessi alla rideterminazione dell’organico. Ben farebbe, perciò, l’opposizione ad astenersi da ogni futile commento.
Nell’ultima concertazione l’Amministrazione ha invitato i rappresentanti sindacali provinciali UIL CISL e CGIL a comprendere lo spirito con il quale si è proceduto all’adozione dell’atto di programmazione triennale del fabbisogno di personale, quale mero atto propedeutico al Bilancio preventivo. Nel contempo ha assicurato ampia disponibilità a regolarizzare la procedura ai fini della concertazione, anche apportando eventuali variazioni da concordarsi con la parte sindacale.
Non si comprendono, perciò, gli attacchi mossi da più parti ad una operazione attesa da decenni.
Le difformità lamentate dai sindacati si riferiscono, invero, a posizioni che, sebbene non riportate nella bozza della nuova dotazione organica, sono state comunque verbalmente anticipate in sede di Delegazione Trattante nella sua ultima riunione. Lo strumento, così come licenziato con deliberazione giuntale n.79/2009 e squisitamente in linea con il programma elettorale di questa Amministrazione, risponde a criteri di funzionalità, di valorizzazione e di ottimizzazione del rendimento e dei singoli dipendenti e della dotazione organica nel suo complesso in nome di una maggiore efficienza degli uffici e dei servizi.
Non è, quindi, giustificabile un atteggiamento di totale chiusura come quello assunto da alcuni rappresentanti sindacali aziendali e superficialmente suffragato dai consiglieri d’opposizione, perché poi, in fin dei conti, siffatti atteggiamenti denotano sempre un fondo di insicurezza e di incertezza sul proprio operato……
Va, innanzitutto, evidenziato che ad oltre 28 anni dalle ultime assunzioni consentite dalla ex legge 285/77 per l’impiego giovanile, si è avviato l’iter procedimentale per il reclutamento di personale di varie categorie presso l’Ente locale pedemontano anche con lo scopo di riconoscere le professionalità che pure sono presenti nell’organigramma comunale dando loro la possibilità di accedere alle progressioni verticali. La macchina amministrativa ha, in effetti, risentito della notevole carenza di organico nonostante l’impegno profuso dai dipendenti, che quotidianamente e spesso con spirito di abnegazione assicurano una molteplicità di mansioni e funzioni, anche al di là delle specifiche competenze, al fine di garantire la regolarità nell’erogazione dei servizi all’utenza. Questa carenza di personale, dovuta alla mancata adozione nel passato di atti connessi alla rideterminazione dell’organico, non è trascurabile.
L’accusa mossa dalla minoranza circa l’adozione di ‘un atto di così rilevante importanza senza il preventivo esame della Delegazione Trattante’ è priva di qualsivoglia fondamento in considerazione delle molteplici riunioni che negli ultimi quattro mesi hanno interessato l’organo titolare della contrattazione in materia di personale e dei risultati ad oggi raggiunti. Tra l’altro, l’evidenziata e non trascurabile carenza di personale, è in gran parte dovuta alla mancata adozione nel passato di atti connessi alla rideterminazione dell’organico. Ben farebbe, perciò, l’opposizione ad astenersi da ogni futile commento.
Nell’ultima concertazione l’Amministrazione ha invitato i rappresentanti sindacali provinciali UIL CISL e CGIL a comprendere lo spirito con il quale si è proceduto all’adozione dell’atto di programmazione triennale del fabbisogno di personale, quale mero atto propedeutico al Bilancio preventivo. Nel contempo ha assicurato ampia disponibilità a regolarizzare la procedura ai fini della concertazione, anche apportando eventuali variazioni da concordarsi con la parte sindacale.
Non si comprendono, perciò, gli attacchi mossi da più parti ad una operazione attesa da decenni.
Le difformità lamentate dai sindacati si riferiscono, invero, a posizioni che, sebbene non riportate nella bozza della nuova dotazione organica, sono state comunque verbalmente anticipate in sede di Delegazione Trattante nella sua ultima riunione. Lo strumento, così come licenziato con deliberazione giuntale n.79/2009 e squisitamente in linea con il programma elettorale di questa Amministrazione, risponde a criteri di funzionalità, di valorizzazione e di ottimizzazione del rendimento e dei singoli dipendenti e della dotazione organica nel suo complesso in nome di una maggiore efficienza degli uffici e dei servizi.
Non è, quindi, giustificabile un atteggiamento di totale chiusura come quello assunto da alcuni rappresentanti sindacali aziendali e superficialmente suffragato dai consiglieri d’opposizione, perché poi, in fin dei conti, siffatti atteggiamenti denotano sempre un fondo di insicurezza e di incertezza sul proprio operato……
Nella foto la sede del Municipio di Piedimonte Matese