All’ordine del giorno anche la pianta organica dell’Ente e il paventato trasferimento del Distretto Sanitario.
di Michele Martuscelli per Buongiorno Caserta
Approda finalmente in aula il dibattito sulle iniziative per il contenimento del carovita. Un tema che si intreccia con le misure anticrisi disposte a vario titola dal governo e dalla giunta regionale. La problematica è stata dibattuta nelle scorse settimane nel confronto sorto in particolare sull’iniziativa di Rifondazione comunista di dare vita ai gruppi di acquisto popolare e dai successivi interventi di forze sindacali (Confartigianato, Ugl) e di forze politiche (Popolo della libertà). Quasi al termine, quanto agli adempimenti è anche il programma di contrasto alla povertà per il quale sarebbe imminente la pubblicazione della graduatoria provvisoria a fronte delle tante domande presentate (nella commissione di valutazione anche esponenti della Caritas). A curare le diverse fasi gli uffici competenti e l’assessore alle politiche sociali Augusto Massi di Rifondazione Comunista. Il Consiglio è stato convocato per le ore 17. Il presidente Renato Ricca ha informato i cittadini con appositi manifesti mentre l’ordine del giorno integrale è disponibile sul sito dell’Italia dei Valori dell’alto Casertano animato dal consigliere comunale di maggioranza, il pediatra Emilio Iannotta. All’ordine del giorno anche la relazione revisionale e programmatica del bilancio preventivo dell’esercizio 2009 e la nomina del tutor-consulente per il consiglio comunale dei ragazzi. E poi una sfilza di procedure di regolarizzazioni contabili con il meccanismo del riconoscimento delle partite debitorie per poi liquidare le somme. In gran parte si tratta di partite debitorie (parcelle e servizi) risalenti agli anni scorsi. Da segnalare la presa d’atto dei verbali del commissario ad acta in materia di pagamento dei debiti verso l’ex consorzio CE1 per vicende ed importi maturati nel biennio 2004/2005. All’ordine del giorno anche la problematica della pianta organica, del paventato trasferimento del distretto sanitario che sarà solo accorpato e lo sbocco finale della transazione tra Comune e ditta Publialifana sempre per vicende contrattuali degli anni scorsi.