La giunta comunale presieduta dal sindaco Vincenzo Cappello, nell’ultima seduta tenutasi la scorsa settimana, ha approvato lo schema dell’atto di transazione per la risoluzione consensuale ed anticipata con la società Impianti Scioviari del Matese del contratto di concessione fino al prossimo 2017 del suolo della rinomata località sciistica ubicata al confine tra Terra di Lavoro ed il vicino Sannio.
Si avvicina il momento del divorzio tra il comune ed il gestore di Bocca della Selva, la principale località turistica matesina abbandonata ed in uno stato di degrado certamente non degno della sua gloriosa storia passata. La giunta comunale presieduta dal sindaco Vincenzo Cappello (nella foto), nell’ultima seduta tenutasi la scorsa settimana, ha approvato lo schema dell’atto di transazione per la risoluzione consensuale ed anticipata con la società Impianti Scioviari del Matese del contratto di concessione fino al prossimo 2017 del suolo della rinomata località sciistica ubicata al confine tra Terra di Lavoro ed il vicino Sannio. L’accordo che dovrà essere sottoscritto ora tra le parti per ufficializzare la fine del rapporto di collaborazione che non ha certamente raggiunto gli obiettivi sperato di buona conservazione e rilancio turistico e socio-economico di Bocca della Selva, che pure erano sottesi ai parti stipulati nel 2002 dall’allora amministrazione di centrodestra a guida Sarro con il sodalizio societario, è il frutto di un’intesa raggiunta nell’ultimo anno dopo un lungo tira e molla tra comune e azienda che hanno dapprima vissuto un momento di forte scontro con tanto di muro contro muro, salvo poi riuscire a sedersi intorno ad un tavolo sulla base della comune volontà di rescindere un contratto ormai non più conveniente per nessuno, pur tra le rivendicazioni della società sulle migliorie apportate lungo le piste sciistiche e l’accusa dell’amministrazione comunale di aver lasciato nello curia più totale Bocca della Selva, tanto che un anno fa il sindaco Cappello arrivò ad emanare un’ordinanza contingibile ed urgente con cui intimò alla Impianti Scioviari del Matese di provvedere ad horas alla messa in sicurezza delle strutture ormai fatiscenti che fanno ancora oggi brutta mostra di sè nella località turistica di proprietà del comune piedimontese, con tanto di successiva denuncia all’autorità giudiziaria per inottemperanza scattata a novembre ad opera del comandante della Polizia Municipale Anna Maria Ferraro. Un andamento della concessione non proprio positivo, dunque, che anzi, come sostenuto in ogni atto ufficiale dal comune, si è andata attuando “nel tempo, con numerose problematiche di carattere legale ed amministrativo, che hanno sovente posto in difficoltà l’amministrazione concedente”, e che ha visto il primo stop due anni e mezzo fa quando la stessa azienda comunicò all’Ente che “la vita tecnica della sciovia a fune alta “Cristallo” era terminata” e, nel contempo, espresse la propria disponibilità alla rescissione anticipata del contratto, un’opportunità subito colta al volo dall’amministrazione Cappello che, pochi giorni dopo, con una prima delibera, si disse pronta e disponibile alla risoluzione del contratto per mutuo consenso. Con la nomina dell’avvocato amministrativista Eleonora Marzano quale consulente legale del comune “per le valutazione di carattere non squisitamente tecnico inerenti la proposta di rescissione contrattuale di cui sopra”, è iniziato un serrato confronto tra le parti con tanto di stima del responsabile del settore Territorio ed Ambiente Pietro Terreri, datata aprile scorso, con la quale veniva stimato il valore delle attrezzature e dei manufatti fissi e mobili esistenti nel complesso sciistico di Bocca della Selva, e successiva nota della società Impianti Scioviari del Matese, con la quale si eccepiva, tra le altre cose, la mancata considerazione, nell’ambito della relazione estimativa, degli oneri residuali di ammortamento dei lavori fatti per la configurazione delle piste, cui seguiva una lettera del consulente Marzano che affermava che “la quantificazione delle opere non puo` che tenere in conto anche dell’incremento di valore realizzato dal concessionario con la migliorie apportate”. Dato l’interesse del Comune di ottenere l’immediata disponibilità dei luoghi dopo aver ricevuto un finanziamento di circa 366 mila euro oltre Iva, nell’ambito della realizzazione del progetto denominato “Ecovillaggio Matese: il sentiero-fruizione turistico ricreativa in ambito montano attraverso la valorizzazione delle risorse naturali ed ambientali finalizzata alla pubblica utilità”, i cui lavori dovranno essere conclusi entro il 31 giugno del prossimo anno, pena la revoca dei fondi concessi dalla giunta regionale della Campania.
Cronache di Caserta