La misura, che tende a ristabilire un senso di civiltà anche in città, è volta a sensibilizzare i proprietari dei cani. Multe da 25 a 500 eurodi Michele Menditto
Niente più deiezioni canine disseminate per strada, e stop al possesso di cani non a norma di legge. Tempi duri in arrivo per quei proprietari negligenti, o quanto meno “distratti”: sono fresche di emanazione (lo scorso 22 luglio) un paio di ordinanze con le quali il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello impone ai detentori di questi animali domestici il rispetto di norme volte a regolarne il possesso e la conduzione in luoghi pubblici, per prevenire comportamenti scorretti e ogni eventuale conseguenza negativa di questi ultimi sull’igiene e il decoro della Città, nonché sul fenomeno del randagismo. Una scelta motivata soprattutto dal progressivo aumento di segnalazioni e lamentele giunte all’amministrazione comunale in merito alla cattiva condotta di diversi proprietari, poco civili e rispettosi.
I provvedimenti sono pochi ma chiari e sostanziali. Si comincia col fare attenzione alle feci e ai liquami fisiologici degli amici a quattro zampe: i proprietari, o anche solo chi ha la custodia, hanno l’obbligo di evitare che il cane sporchi l’area pubblica dove si trova, preoccupandosi di raccogliere con gli idonei strumenti eventuali sue deiezioni, che dovranno poi essere conferite, tramite contenitore chiuso, nella busta di colore nero.
Guai poi a chi non provvede all’identificazione e alla registrazione dell’animale. I possessori dei cani devono seguire le due procedure in conformità alle disposizioni della Regione Campania, e procedendo quindi all’applicazione del microchip tramite veterinario. Attenzione altresì a non lasciare incustoditi i cani al di fuori di un proprietà privata, o senza il guinzaglio in luoghi pubblici.
Molti storceranno il naso, ma si tratta di norme applicate già da anni in numerose città italiane, basta solo un pizzico di senso civico e di rispetto per la collettività e il suolo pubblico, e soprattutto di voglia di fare le cose con giudizio. Anche perché la violazione delle disposizioni potrebbe costare caro al cittadino: si va incontro a sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 25 euro fino a un massimo di 500. Ne vale la pena, piuttosto che prestare un po’ più di attenzione?
I provvedimenti sono pochi ma chiari e sostanziali. Si comincia col fare attenzione alle feci e ai liquami fisiologici degli amici a quattro zampe: i proprietari, o anche solo chi ha la custodia, hanno l’obbligo di evitare che il cane sporchi l’area pubblica dove si trova, preoccupandosi di raccogliere con gli idonei strumenti eventuali sue deiezioni, che dovranno poi essere conferite, tramite contenitore chiuso, nella busta di colore nero.
Guai poi a chi non provvede all’identificazione e alla registrazione dell’animale. I possessori dei cani devono seguire le due procedure in conformità alle disposizioni della Regione Campania, e procedendo quindi all’applicazione del microchip tramite veterinario. Attenzione altresì a non lasciare incustoditi i cani al di fuori di un proprietà privata, o senza il guinzaglio in luoghi pubblici.
Molti storceranno il naso, ma si tratta di norme applicate già da anni in numerose città italiane, basta solo un pizzico di senso civico e di rispetto per la collettività e il suolo pubblico, e soprattutto di voglia di fare le cose con giudizio. Anche perché la violazione delle disposizioni potrebbe costare caro al cittadino: si va incontro a sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 25 euro fino a un massimo di 500. Ne vale la pena, piuttosto che prestare un po’ più di attenzione?