Totale sinergia tra l’assessore Attilio Costarella e il sindaco Vincenzo Cappello. L’antico sito riportato agli antichi splendoridi Pietro Rossi
L’Assessore con delega e progetto – obiettivo al recupero dei reperti museali, ovunque dispersi, Attilio Costarella (nella foto), ha proposto e fatto accettare dalla Giunta Comunale, un ultimo intervento sul complesso monumentale dell’ex Convento di San Tommaso d’Aquino, sede nel lontano passato dell’alta cultura dei Padri Domenicani. Non oggetto d’intervento dei PIT Direttrice Monti Trebulani – Matese, esso contempla la tinteggiatura dell’auditorium – ex Sala Capitolare del complesso monastico, del chiostro minore e degli infissi delle finestre del I Circolo scolastico ‘Giovanni Falcone’ che aggettano sul chiostro maggiore, le quali vengono, così, uniformate a quelle del Museo cittadino ‘Marrocco’ di recente restaurato. In questo modo, l’Amministrazione Comunale, retta da Vincenzo Cappello, procede a passi spediti verso l’inaugurazione dell’intero complesso monastico prevista per la fine del mese di Settembre o, al massimo, nella prima quindicina di Ottobre. Sempre su impulso dell’Assessore Costarella, mercoledì scorso la Giunta Comunale ha varato la proposta di deliberazione N. 400. E’ un atto di indirizzo dell’Esecutivo di Piazza Francesco De Benedictis per l’allestimento delle ricche collezioni archeologiche, ormai dal mese di Marzo custodite in Città, nella storica sede dell’ex Convento di San Tommaso d’Aquino, nell’ambito della mostra sui siti fortificati del Matese. Trattasi d’una rassegna di circa cento reperti archeologici provenienti dal Monte Cila ove la stella, per così dire, sarà l’ormai famoso ‘Corridore’ (messo a disposizione da Pietro Giovanni Guzzo, Soprintendente di Napoli e Pompei), una preziosa statuetta di bronzo di 111 mm., scoperto in giacitura secondaria nel 1928 in corrispondenza del rione San Nicola, risalente al V-IV Secolo a. C. e attribuita alle officine metallurgiche di Capua o di Cuma. La copertura finanziaria dell’intera operazione deriverà, su espressa indicazione del gruppo di maggioranza consiliare, dai fondi messi a disposizione dalla liberale rinunzia alle indennità di funzione degli Assessori comunali e, si spera copiosi, da sponsor privati ai quali, a breve, sarà sottoposto un progetto preliminare di allestimento espositivo delle collezioni museali. Come a dire che tra trenta – quaranta giorni sarà inaugurato il ‘contenitore’ (l’ex complesso monastico), ma già l’Amministrazione Comunale pensa al ‘contenuto’ (l’allestimento espositivo delle collezioni museali). A margine, va menzionato che nel mese di Settembre del corrente anno, è prevista una campagna di scavi archeologici su Monticello (incoraggiata e sostenuta dall’Amministrazione Comunale), in territorio pedemontano, che già in passato ha restituito diversi avanzi d’antichità, condotta dall’Università degli Studi del Salento (con cui la Città di Piedimonte Matese ha stipulato nel 2006 un protocollo d’intesa per la reciproca assistenza) e diretta da Gianluca Tagliamonte, docente di Etruscologia e Antichità Italiche presso quell’Ateneo. Un modo, questo, per gettare luce viva sulla vita dei nostri antichi progenitori alle falde del Matese, ma anche, si spera, di incrementare le già ricche collezioni archeologiche del Museo cittadino.