Uffici pubblici chiusi. La sospensione del servizio su tutto il territorio comunale è stata dovuta all’aggiornamento funzionale dell’Acquedotto Campano, partito il primo luglio con termine previsto per il 30 dicembre.
Uffici pubblici e abitazioni rimaste a secco oggi a Piedimonte Matese, un’assenza d’acqua che se di solito è fonte di disagi poco tollerabili – perché non avere acqua in casa per diverse ore oggi giorno è più che un semplice fastidio –, stavolta è stato un evento necessario e inevitabile per via dei lavori che stanno interessando il sistema di distribuzione idrica della città e dei comuni limitrofi. La sospensione del servizio su tutto il territorio comunale è stata dovuta all’aggiornamento funzionale dell’Acquedotto Campano, partito il primo luglio con termine previsto per il 30 dicembre, predisposto dalla Regione (per un importo di circa un milione di euro) col fine di mettere da parte e dimenticare il sistema della turnazione dell’acqua tra i comuni della Media Valle del Volturno, e ridurre così i disagi che sorgono al verificarsi di emergenze idriche alla sorgente del Maretto, ogni anno puntualmente soggetta ad intorbidamenti delle falde che diventano di conseguenza inutilizzabili. L’acqua è mancata dalle ore 8 del mattino circa sino al tardo pomeriggio. La città era intanto già preparata: prontamente avvisata la cittadinanza, dopo avere ricevuto l’avviso dalla Regione che anticipava la chiusura dei rubinetti per la giornata, l’Amministrazione comunale ha proceduto con gli opportuni provvedimenti del caso, predisponendo la chiusura degli uffici pubblici, in particolare quelli comunali, e preoccupandosi che la giornata di “piccola emergenza” fosse gestita nel migliore dei modi senza conseguenze di sorta. Preoccupazione c’era per l’ospedale civile Ave Gratia Plena, che però grazie al sistema di autonomia idrica non ha dovuto sostenere il disagio del non poter garantire ai pazienti una regolare fornitura dei servizi. I lavori in atto all’Acquedotto Campano, del resto, sono di estrema importanza per tutto il comprensorio, abituato da anni, e cioè da quando il comune di Piedimonte nel 2003 sottoscrisse un accordo in Prefettura, a dividersi la disponibilità d’acqua in turni da 24 e 48 ore, ogni qualvolta si verificano precipitazioni troppo abbondanti da provocare l’intorbidimento della sorgente del Maretto, una delle due fonti d’acqua di Piedimonte Matese. L’interruzione del servizio idrico per qualche ora è stato un inconveniente indispensabile, ed è probabile che ne seguiranno altri nelle prossime settimane in base alle necessità che emergono dai lavori. Gli interventi, finalmente predisposti dopo diversi solleciti alle Istituzioni di competenza da parte del sindaco Vincenzo Cappello e dei colleghi del territorio, andranno ad aggiornare il sistema di depurazione e filtraggio del Maretto, e grazie alla mesa in opera di una nuova conduttura riusciranno ad evitare che parte della città di Piedimonte rimanga a secco quando le acque del Torano devono essere ripartite con quei comuni asserviti invece dal Maretto. Una più equilibrata razionalizzazione del liquido permetterà di aggirare i rischi di ulteriori disagi alle comunità alto casertane, con la soddisfazione anche di tutti gli amministratori locali.
Cronache di Caserta – Nuova Gazzetta di Caserta