I ragazzi hanno fatto al sindaco di Piedimonte Matese la richiesta di impegnarsi su alcuni punti salienti dello Stand Up! Take Action 2009. In particolare è stato chiesto che l’Italia rispetti i propri impegni per aumentare e migliorare l’efficacia dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo a partire dalla Legge Finanziaria 2010 attualmente in discussione al parlamento.
di Pietro Rossi
Una singolare manifestazione si è svolta nella casa comunale di Piedimonte Matese dove un gruppo si scolari con gli insegnanti, si è recato a far visita al primo cittadino Vincenzo Cappello, per leggere l’appello “STAND UP! TAKE ACTION” 2009, contro la povertà e il degrado ambientale e chiedergli un impegno formale dell’amministrazione comunale in merito. Restano solo sei anni al 2015, hanno affermato i partecipanti all’evento, sei anni per raggiungere gli Obiettivi del Millennio. Sappiamo che gli obiettivi possono essere raggiunti , ma solo con l’impegno politico. Non accetteremo scuse. Non permetteremo che i poveri subiscano ingiustamente le conseguenze della crisi economica, climatica e della fame di cui non hanno alcuna responsabilità. I ragazzi hanno fatto al sindaco di Piedimonte Matese la richiesta di impegnarsi su alcuni punti salienti dello STAND UP! TAKE ACTION 2009. In particolare è stato chiesto che l’Italia rispetti i propri impegni per aumentare e migliorare l’efficacia dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo a partire dalla Legge Finanziaria 2010 attualmente in discussione al parlamento. E pensare che basterebbero poche cose ma significanti come cancellare il debito dei paesi poveri, aumentare l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo e migliorarne l’efficacia, modificare le regole del commercio internazionale in modo che siano più eque e a supporto delle economie più fragili a partire dalla eliminazione delle distorsioni dei sussidi all’agricoltura. Il Sindaco di Piedimonte Matese sentite le richieste formulate dai ragazzi, ha promesso che si adopererà personalmente per la divulgazione del messaggio e si impegnerà con l’amministrazione comunale per adottare l’appello con una delibera.