Lunedì mattina nell’aula consiliare la tanto attesa conferenza di servizi per il progetto PRU (piano recupero urbano) della periferia ovest della città . Il piano riparte. E’ stato appeso in aria, sospeso, pendente nel senso burocratico- amministrativo del termine, da oltre dieci anni .
di Michele Martuscelli
L’iter,infatti, per la riqualificazione urbana ed ambientale di via Aldo Moro , l’area dei fabbricati di edilizia cooperativa ( i comparti 9b e 10 del vigente programma di fabbricazione) , è iniziato nella primavera del 1998 a pochi mesi dall’insediamento della prima giunta di centro destra Sarro quando fu approvato il progetto preliminare, poi selezionato ed ammesso a finanziamento nel programma regionale della misura di recupero urbano in ordine alla realizzazione di alcune opere pubbliche ( circa un milione di euro come quota regionale). Da allora un’istruttoria lunghissima, un pingpong tra uffici regionali, UTC comunale e progettisti per la definizione della pratica che si fonda su un protocollo d’intesa, firmato nel 2001, tra comune e IACP oltre al livello regionale per la parte di sua competenza . Lo scopo fondamentale del programma di intervento è “un’integrazione funzionale del quartiere”, come viene specificato nei documenti pubblici, cioè di dotare l’area di servizi, spazi di aggregazione ed opere infrastrutturali con il compito di migliorare il benessere abitativo dell’intero quartiere anche attraverso interventi di arredo urbano e di alberi ( a prescindere dal corso del PRU l’unico intervento , autonomo è stato quello del parco verde durante l’azione dell’ex sindaco ora senatore ). Ieri dirigenti regionali ed altri rappresentanti degli enti a vario titolo coinvolti nel processo di ridisegno urbanistico e sociale del piano si sono riuniti per acquisire tutti i pareri o raccogliere le relative prescrizioni per il via libera allo schema definitivo del progetto che punta anche alla ricerca di capitale privato per una quota delle opere da realizzare. Presenti i delegati regionali, provinciali , dell’ASL mentre vigili del fuoco e genio civile hanno inviato delle note. Consegnate al comune ed ai progettisti una serie di indicazioni per sciogliere i punti più critici tra cui la necessità di una variante al tracciato di una strada inserita nella progettazione.