Il recupero dell’antico e pregevole sito rientra nelle iniziative regionali contemplate dal progetto “edifici sicuri”di Michele Martuscelli
Via libera alla richiesta di finanziamento per il restaurorecupero del palazzo ducale nell’ambito del bando regionale “edifici pubblici sicuri ”. L’iniziativa prevede anche l’accorpamento dell’immobile con l’acquisto unitario a favore del comune nelle quote ora della provincia e di altri eredi privati. A favore la maggioranza di centro sinistra: astenuta la minoranza. E’ stato il sindaco Cappello ad illustrare l’iniziativa indicando le disponibilità della provincia a vendere e degli altri eredi Gaetani ( allegati i preliminari di vendita) nonché della Soprintendenza a collaborare con il comune. Il tutto condizionato all’effettiva concessione del finanziamento al termine delle selezioni del bando i cui termini scadono a fine mese. «Così il palazzo ducale ritorna nella disponibilità della città»- ha concluso Cappello nell’intervento di relatore. Perplessità e rilievi procedurali e di merito su alcuni aspetti, pur apprezzando l’iniziativa di ricomposizione immobiliare ( “a scanso di equivoci”), sono stati oggetto dell’intervento dell’ex sindaco Carlo Sarro, ora consigliere senatore, che ha ricordato-rivendicato il ruolo attivo, la sollecitazione della sua giunta alla provincia, allora guidata da ventre, all’acquisto dell’ala del palazzo in sede di diritto di prelazione nel 2003 ma non ha mancato di bacchettare l’ex giunta De Franciscis, proprietaria della frazione immobiliare(primo piano): «In 5 anni neanche un progetto di recupero a conferma della disattenzione al territorio » è stato l’esordio di Sarro (breve replica di difesa del presidente ed ex assessore provinciale Renato Ricca) che poi è entrato nel vivo delle perplessità e dei chiarimenti nel provvedimento che incide sul piano triennale e sul bilancio in termini di variazione . Sostanzialmente tre : la mancanza del progetto esecutivo e prima ancora l’avviso, tra mite gara, visto l’importo elevato, per la progettazione richiesta, figura distinta dal Rup. La diversa valutazione monetaria, gli importi da pagare alla provincia( 581.000 euro quasi lo stesso del 2003 pari a 568.000 ) ed ai privati( 795.000). A sostegno di ciò Sarro indicava che l’ala già acquistata era la parte nobile , al primo piano ricca di decorazioni (incluso il giardino) mentre l’altra di minor pregio, pur di ampiezza simile. Dubbi anche sulla quota di compartecipazione del comune : 350.000 euro da prendere dall’avanzo 2008 : «Sono risorse che non coprono le spese di investimento come dice l’art.187 (del Testo unico autonomie ndr)» – ha detto l’ex sindaco. Se candidatura al bando ci deve essere deve avere un apprezzabile sostenibilità ». Il sindaco ha richiamato la collaborazione degli uffici della Soprintendenza sulla progettazione mentre sugli importi ha aggiunto che si è presenza di una perizia giurata, rilevando che l’ala da acquistare si trova in buono stato mentre su altri aspetti si è impegnato a verifiche ulteriori «ma c’è il parere positivo dei dirigenti». «Una scelta condivisa non deve significare semplice presa d’atto» ha detto il capogruppo PDL Ferrante questi chiarimenti servono per il buon fine dell’operazione”. Nella sede PDL poi il senatore Sarro ha rincarato . «E’ un’operazione di propaganda . Non sarà finanziato». Perplessità sulla tempistica anche da Emilio Iannotta (IDV) che però ha definito “lodevole l’iniziativa” della giunta.