Chiesto un finanziamento di 16 milioni per la messa in sicurezza e la rivalutazioneGianfrancesco D’Andrea
La concessione del finanziamento da parte della Regione potrebbe segnare effettivamente una data storica per la città di Piedimonte Matese, che in provincia di Caserta è il comune con il centro storico più esteso in rapporto al territorio urbanizzato. Il sindaco Vincenzo Cappello – assieme all’architetto Francesco Canestrini e al responsabile dell’ufficio tecnico Pietro Terreri – ha presentato il progetto di messa in sicurezza, restauro e riqualificazione architettonica del Palazzo Ducale Gaetani d’Aragona, uno degli edifici più importanti di Terra di Lavoro, punto di riferimento della vita culturale cittadina ai tempi della contessa Aurora Sanseverino, poetessa arcadica, ma oggi ridotto ad un mortificante stato di degrado, incuria e abbandono. Il Comune, rispondendo all’avviso pubblico regionale denominato «Edifici pubblici sicuri» ha presentato una richiesta di finanziamento di circa 16 milioni di euro, subordinando la possibilità di acquistare parte dell’edificio alla effettiva concessione del finanziamento richiesto. «È un progetto ambizioso per la città di Piedimonte Matese – ha spiegato il sindaco Cappello – e rappresenta uno dei punti cardine del programma elettorale di Piedimonte Democratica. Ci siamo adoperati per riuscire ad ottenere le giuste risorse e mi auguro che la Regione ci conceda il finanziamento necessario a consegnare alla città un bene appartenuto per anni alla famiglia Gaetani e che adesso l’amministrazione comunale intende trasformare in un grande polo culturale». Il progetto di recupero, restauro e adeguamento statico e funzionale del Palazzo Ducale è stato redatto dall’architetto Francesco Canestrini per la parte di competenza della Soprintendenza ai beni archeologici di Caserta, unitamente all’ingegnere Pietro Terreri dell’ufficio tecnico comunale. “Bisognava fare qualcosa per il Palazzo Ducale – ha commentato Canestrini, profondo conoscitore del patrimonio paesaggistico, storico e artistico del Matese – perché si tratta di un immobile d’epoca che rappresenta un tassello fondamentale della nostra storia provinciale».