«Il Pd non vuole essere piccolo, uno spicchio di campo, ma nemmeno vuole avere presunzioni di autosufficienza». Pier Luigi Bersani mette in pista il suo Pd e gli dà una direzione che vuole essere ‘nuova’. Sono sedici i campani che faranno parte della direzione nazionale eletta oggi alla fiera nuova di Roma dove si è riunita l’Assemblea nazionale del Pd. Scenografia rinnovata per il padiglione che accoglie i mille delegati provenienti da tutta Italia.
di Matilde Andolfo
Torna il rosso predominante nella moquette, palco circolare con intorno le sedie dove hanno preso posto i big del partito. Sfondo bianco e verde con il simbolo del Pd anche sui maxischermi. Tra i 120 eletti della Direzione, sedici campani ma soltanto nove sono gli eletti che avranno diritto di voto. Pierluigi Bersani traccia dunque la sua linea: «Nessuna nostalgia deve imprigionarci o trattenerci». Nel bipolarismo, stella polare del Pd, il Pd si rivolgerà a tutto il centrosinistra «senza trattini o distinzioni di ruoli e senza pretese di esclusività e con la legittima ambizione di crescere e farci piu’ forti». Il Pd non è «una coperta da tirare» e non può restare inchiodato «a parole passate come fossero le figurine Panini di un campionato di quindici anni fa». Gli assetti del Pd di Bersani sono stati, in parte, già definiti nel corso dell’assemblea con l’elezione di Rosy Bindi a presidente del partito con vice Marina Sereni e Ivan Scalfarotto. Quindi c’è stata l’elezione di Enrico Letta a vicesegretario, del nuovo tesoriere Antonio Misiani e quindi della Direzione. Sullo sfondo, e nemmeno troppo visto l’intervento schietto di Franco Marini, ci sono le rivendicazioni dell’area ex-popolare che chiede adeguata rappresentanza. Intanto nella Direzione gli ex-Ppi incassano e parecchio: dei 41 posti ‘riservati’ alla mozione Dario Franceschini, quasi la metà è andata agli ex-popolari. Mentre 9 sono i posti dei fassiniani, 11 quelli riservati ai veltroniani, 3 ai “Semplicemente democratici” di Debora Serracchiani e David Sassoli, 2 agli Ecodem. E resta sempre da definire il ruolo di Beppe Fioroni che sembrerebbe avviato a fare il coordinatore dell’ufficio politico o dei dipartimenti del partito. Molti i delegati provenienti dalla Campania. In primis i sostenitori di Bersani, il presidente della Regione Antonio Bassolino, l’europarlamentare Andrea Cozzolino che entrano a far parte della Direzione del Partito: l’europarlamentare per elezione, il Governatore di diritto (così come gli altri presidenti di Regione). Tra i 120 membri, sedici le personalità della Campania che entrano nella Direzione ma soltanto nove hanno diritto al voto. Una parte appartiene al gruppo Franceschini: Teresa Armato, Tino Iannuzzi, Leonardo Impegno, Pasquale Sommese. Della mozione Ignazio Marino entra nella Direzione Franco Vittoria. Infine tra i bersaniani, oltre a Cozzolino entrano Luisa Bossa, Rosa d’Amelio (nella foto sotto ex assessore regionale della Campania), Salvatore Piccolo. Tre le personalità della Campania tra le 20 proposte da Pierluigi Bersani nella Direzione: il sindaco di Salerno Vincenzo de Luca, il segretario regionale della Uil Anna Rea, e Maria Rosaria Capozzoli, ingegnere, originaria di Salerno. Entrano poi automaticamente nella direzione, senza diritto di voto: Antonio Bassolino, in qualità di Presidente della giunta campana, Rosa Russo Iervolino, in qualità di sindaco di Napoli, Enzo Amendola, in qualità di segretario regionale del partito e Luigi Nicolais, in qualità di ex ministro. Molto applaudito dai campani il discorso del neo segretario Bersani. Piace al Governatore Bassolino la concretezza che porterà il Partito Democratico ad una svolta anche in Campania, che vive un momento delicato anche per l’atteggiamento del Governo di abbandonare il Sud impedendo lo sblocco dei fondi Fas. All’assemblea del Pd hanno partecipato molti bersaniani campani tra cui la D’Amelio, Annamaria Carloni. Tra gli altri Stefano Graziano, Guglielmo Vaccaro, Michele Grimaldi, Giuseppe Terazzano, Eugenio Mazzarella, Peppe Russo, Alfonso Andria e naturalmente gli eletti e designati alla Direzione.