Siamo arrivati all’assurdo! Il consigliere Ferrante che invoca il lutto cittadino assente ai funerali e il senatore Sarro che pronuncia sulla Gazzetta di Caserta un pensiero già scritto dal sindaco pari pari e poi, se non bastasse, lo attacca affermando che avrebbe dichiarato il lutto cittadino…assente anche lui! Ma fateci il piacere…E’ una vergogna!di Michele Menditto
Si sono svolti ieri nel primo pomeriggio, nel santuario dei Salesiani Don Bosco, i funerali del giovane Giovanni Lomartire, morto prematuramente all’età di sedici anni a causa di un improvviso infarto che l’ha stroncato giovedì mattina mentre era a scuola, alla Ragioneria di via Caso. Un evento che ha scosso tutta la comunità di Piedimonte Matese, che si è stretta attorno ai familiari colpiti dal forte dolore. Tanti difatti i cittadini presenti in chiesa per dare un ultimo saluto alla salma del ragazzo, tra cui anche autorità civili e militari, come il sindaco Cappello, il presidente Pepe, l’assessore Costarella, il maresciallo dei carabinieri Lo Russo. Ma soprattutto molti amici e studenti. “La presenza di tanti giovani dimostra quanto Giovani fosse un ragazzo ben voluto; questo evento tragico non deve lasciarci indifferenti ma deve essere utile affinché noi riusciamo a dare un significato alla nostra vita”. Questa la riflessione di don Carmine Del Vecchio che ha officiato il rito funebre e invitato i presenti a trovare nel Signore un punto di riferimento anche in questi momenti di dolore e di perdita.
Fiori bianchi a salutare Giovanni, da quelli deposti all’esterno del santuario fino alle rose candide portate dai compagni di scuola, i quali, commossi al microfono, hanno voluto ricordare nel migliore dei modi il loro caro compagno, e stare vicino ai suoi familiari condividendone il dolore. Simbolica e semplice la frase scritta su di uno striscione fatto da loro per l’amico scomparso, e tenuto sull’altare per tutta la cerimonia: “Ti amiamo”.
Fiori bianchi a salutare Giovanni, da quelli deposti all’esterno del santuario fino alle rose candide portate dai compagni di scuola, i quali, commossi al microfono, hanno voluto ricordare nel migliore dei modi il loro caro compagno, e stare vicino ai suoi familiari condividendone il dolore. Simbolica e semplice la frase scritta su di uno striscione fatto da loro per l’amico scomparso, e tenuto sull’altare per tutta la cerimonia: “Ti amiamo”.