Una nuova scure del Ministero della Pubblica Istruzione sulle aree già disagiate del Matese. Una Comunità in fermento
I territori montani subiscono ancora un attacco, le nuove regole per la formazione delle classi nella scuola primaria hanno avuto come conseguenza la formazione di un gran numero di pluriclassi (classi che funzionano con alunni frequentanti classi diverse) nonché tagli agli organici del personale insostenibili per la stessa sopravvivenza della scuola di montagna. Ai sensi della L. 133/08 e del Regolamento Attuativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 27 febbraio 2009, nella scuola primaria, ai fini della formazione delle classi, il numero minimo sale 15 e cosi pure il tetto massimo, che passa a 26 elevabile a 27. «Quello che è però più grave – dichiara il dirigente scolastico ICS Castello del Matese Lombardi – è il fatto che i parametri per la formazione di una pluriclasse, che è già di per sé una situazione da dopoguerra, passano a 8 per quanto riguarda il numero minimo ed a 18 per quanto riguarda il tetto, il che significa che oggi è possibile fare una pluriclasse con 18 alunni. Questa nuova situazione, a San Gregorio riduce le 5 classi attualmente funzionanti a 3 per il prossimo anno scolastico, rappresenta per tutte le scuole di montagna, e quindi anche per San Gregorio, l’inizio della fine, in quanto, invogliando l’esodo ad altre scuole e l’ulteriore impoverimento del numero degli alunni, mina la stessa esistenza di qualunque sezione di scuola primaria, annullando gli sforzi di Amministrazioni virtuose che nella scuola ci investono, che con fatica hanno reperito, o ancora cercano, finanziamenti per costruire una scuola che non servirà a nessuno perché verrà chiusa. Nella scuola primaria, la situazione, già drammatica per il passaggio dal modulo – prosegue Lombardi, per la consistente riduzione delle ore di lezione (portate a 27 ore settimanali), per l’Inglese che a breve sarà svolto dall’insegnante di classe, sta diventando insostenibile. Ma più che dell’organico, che sempre per fare degli esempi nella scuola primaria dell’ICS di Castello e San Gregorio passa da 15 insegnanti del corrente anno a 10 insegnanti per il prossimo anno scolastico, dobbiamo preoccuparci delle conseguenze sul Territorio ». La legge dà qualche arma con la Legge 626, quindi la prima cosa da fare è chiedere che in tut- ti i casi, per la formazione delle classi, vengano rispettati i parametri previsti dalla L. 626. «Considerato che il problema tocca tutti – prosegue Lombardi, ma soprattutto i comuni montani e sottodimensionati, l’invito è quello di proporre eventuali deroghe almeno nei seguenti casi: comune montano; comune sottodimensionato. Sono convinto – conclude Lombardi – che la soluzione non possa che venire dalla politica, per cui suggerisco la stesura di un documento congiunto sulle scuole di montagna e dei centri sottodimensionati curato da Sindaci, Comunità Montana del Matese e Parco Regionale del Matese, da sottoporre alle Autorità competenti per fare sentire la voce di questo Territorio e di estendere il documento a tutte le realtà territoriali simili».
Michele Martuscelli