Il sindaco Vincenzo Cappello, unitamente al Presidente della Comunità Montana Fabrizio Pepe e a tutte le Autorità cittadine, militari e civili, hanno accolto il Vescovo Valentino Di Cerbo nella sua nuova dimora. E il nuovo Pastore ha benedetto tutti affermando: “Datemi anche le chiavi del vostro cuore!”
Il sindaco Cappello con un accorato messaggio ha accolto il nuovo Vescovo della Diocesi Alife -Caiazzo, in Piazza Gaetani a Piedimonte Matese, alla presenza di una grossa folla festante. Questo il discorso di benvenuto del primo cittadino pedemontano, rivolto a Mons. Di Cerbo:
Eccellenza Reverendissima,stasera, quale Sindaco della Città di Piedimonte Matese, ho il grande e vero piacere di porgerle il benvenuto a nome mio personale, dell’intera amministrazione comunale e di tutta la laboriosa cittadinanza, nel momento in cui si appresta a insediarsi nella sede della Diocesi di Alife Caiazzo.Il suo arrivo era ben atteso, fin da quando abbiamo gioiosamente partecipato, insieme ai tanti fedeli accorsi, alla sua consacrazione a Vescovo, in quella solenne cerimonia tenutasi a Roma, nella basilica di San Pietro per mano del Cardinale Tarcisio Bertone.In quell’occasione, oltre a toccare con mano l’affetto e la stima della tanta gente che la circondava, abbiamo ascoltato con attenzione le sue prime parole da Vescovo.Mi ha colpito, voglio dirlo qui davanti alle autorità – che ringrazio e saluto per la loro presenza– nonchè ai miei tanti concittadini venuti ad accoglierla, mi ha colpito – appunto – la semplicità e la profondità del suo discorso, che dimostrano un grande senso di umiltà, espressa in un momento come quello, così solenne. Ho percepito la Sua apertura alle istanze che vengono dalla società e dalle realtà ecclesiali. Per questo anch’io, unendo la mia voce a quella di tutta la nostra gente, consapevoli di dover essere presenza attiva nel mondo, prioritariamente le chiediamo la preghiera, la benedizione, l’affetto paterno di un padre che guida i suoi figli e di un pastore che guida il suo gregge.In questa città, lei troverà grande accoglienza, un’accoglienza affettuosa e generosa, che avrà modo di toccare con mano, giorno dopo giorno, aiutato nella sua missione episcopale dai reverendissimi parroci delle comunità cittadine. Troverà un popolo forte, un popolo che vive anche occasioni di sofferenza e disagio, ma è forte anche per questo. Un popolo passionale e devoto, un popolo positivo perché questa è la capacità del popolo dell’alto casertano, non molto diverso dal popolo della sua terra tanto vicina a noi.Da parte mia, sappia fin da ora, che troverà nell’Amministrazione comunale e nella mia persona, tutta la disponibilità possibile a collaborare per far sì che la società cittadina sia sempre più serena, più accogliente e più solidale, a partire dalle persone e dalle famiglie che hanno maggiormente bisogno di aiuto materiale e spirituale.Come sindaco di questa città, resto a disposizione e sarò ben lieto, qualora le faccia piacere, di poterla amichevolmente aiutare alla scoperta delle bellezze storiche, artistiche, paesaggistiche del territorio, che io considero tra le più belle della provincia di Caserta.Così come sarò lieto di poterla accompagnare in visita alla principali realtà formative e produttive, intendendo la formazione ed il lavoro elementi centrali di una società civile; sarò altrettanto lieto di incontrarla durante i vari momenti istituzionali e culturali che come Amministrazione comunale andremo ad organizzare.Mi consenta dunque, usando il linguaggio delle emozioni e dei sentimenti, di esprimerle gli auguri più affettuosi di ogni bene, garantendole ogni doverosa collaborazione nel rispetto delle reciproche competenze, al fine di far crescere questa nostra collettività nella prosperità, nella consapevolezza del proprio futuro, nei valori morali che hanno da sempre contraddistinto questa nostra terra. Sono certo che tutta la Chiesa la aiuterà e le sarà vicino in questo suo non facile cammino. Le istituzioni faranno la loro parte, e non mancheranno di offrirle la reciproca collaborazione nell’interesse di una collettività che ha bisogno di tutti noi, soprattutto oggi in un momento storico in cui la necessità comune di riscoprire i valori fondanti della società, rende insostituibile un rapporto costante tra le istituzioni politiche e civili, e chi, come Lei, ha il gravoso carico di affermare i valori spirituali e religiosi dell’umanità.Ancora Benvenuto Eccellenza, e , a nome di tutto il civico consesso e dei cittadini piedimontesi le consegno le chiavi della nostra amata Piedimonte, unitamente all’abbraccio affettuoso per esprimerle il sincero grazie per essere tra noi.
Da parte sua il Vescovo ha sintenticamente risposto al sindaco con parole di affetto e soprattutto ad effetto, tanto da emozionare tutti i convenuti e chiudendo ha rivolto loro questa toccante frase: “Datemi anche le chiavi del vostro cuore!”
tratto da caiazzorinasce.info
Il sindaco Cappello con un accorato messaggio ha accolto il nuovo Vescovo della Diocesi Alife -Caiazzo, in Piazza Gaetani a Piedimonte Matese, alla presenza di una grossa folla festante. Questo il discorso di benvenuto del primo cittadino pedemontano, rivolto a Mons. Di Cerbo:
Eccellenza Reverendissima,stasera, quale Sindaco della Città di Piedimonte Matese, ho il grande e vero piacere di porgerle il benvenuto a nome mio personale, dell’intera amministrazione comunale e di tutta la laboriosa cittadinanza, nel momento in cui si appresta a insediarsi nella sede della Diocesi di Alife Caiazzo.Il suo arrivo era ben atteso, fin da quando abbiamo gioiosamente partecipato, insieme ai tanti fedeli accorsi, alla sua consacrazione a Vescovo, in quella solenne cerimonia tenutasi a Roma, nella basilica di San Pietro per mano del Cardinale Tarcisio Bertone.In quell’occasione, oltre a toccare con mano l’affetto e la stima della tanta gente che la circondava, abbiamo ascoltato con attenzione le sue prime parole da Vescovo.Mi ha colpito, voglio dirlo qui davanti alle autorità – che ringrazio e saluto per la loro presenza– nonchè ai miei tanti concittadini venuti ad accoglierla, mi ha colpito – appunto – la semplicità e la profondità del suo discorso, che dimostrano un grande senso di umiltà, espressa in un momento come quello, così solenne. Ho percepito la Sua apertura alle istanze che vengono dalla società e dalle realtà ecclesiali. Per questo anch’io, unendo la mia voce a quella di tutta la nostra gente, consapevoli di dover essere presenza attiva nel mondo, prioritariamente le chiediamo la preghiera, la benedizione, l’affetto paterno di un padre che guida i suoi figli e di un pastore che guida il suo gregge.In questa città, lei troverà grande accoglienza, un’accoglienza affettuosa e generosa, che avrà modo di toccare con mano, giorno dopo giorno, aiutato nella sua missione episcopale dai reverendissimi parroci delle comunità cittadine. Troverà un popolo forte, un popolo che vive anche occasioni di sofferenza e disagio, ma è forte anche per questo. Un popolo passionale e devoto, un popolo positivo perché questa è la capacità del popolo dell’alto casertano, non molto diverso dal popolo della sua terra tanto vicina a noi.Da parte mia, sappia fin da ora, che troverà nell’Amministrazione comunale e nella mia persona, tutta la disponibilità possibile a collaborare per far sì che la società cittadina sia sempre più serena, più accogliente e più solidale, a partire dalle persone e dalle famiglie che hanno maggiormente bisogno di aiuto materiale e spirituale.Come sindaco di questa città, resto a disposizione e sarò ben lieto, qualora le faccia piacere, di poterla amichevolmente aiutare alla scoperta delle bellezze storiche, artistiche, paesaggistiche del territorio, che io considero tra le più belle della provincia di Caserta.Così come sarò lieto di poterla accompagnare in visita alla principali realtà formative e produttive, intendendo la formazione ed il lavoro elementi centrali di una società civile; sarò altrettanto lieto di incontrarla durante i vari momenti istituzionali e culturali che come Amministrazione comunale andremo ad organizzare.Mi consenta dunque, usando il linguaggio delle emozioni e dei sentimenti, di esprimerle gli auguri più affettuosi di ogni bene, garantendole ogni doverosa collaborazione nel rispetto delle reciproche competenze, al fine di far crescere questa nostra collettività nella prosperità, nella consapevolezza del proprio futuro, nei valori morali che hanno da sempre contraddistinto questa nostra terra. Sono certo che tutta la Chiesa la aiuterà e le sarà vicino in questo suo non facile cammino. Le istituzioni faranno la loro parte, e non mancheranno di offrirle la reciproca collaborazione nell’interesse di una collettività che ha bisogno di tutti noi, soprattutto oggi in un momento storico in cui la necessità comune di riscoprire i valori fondanti della società, rende insostituibile un rapporto costante tra le istituzioni politiche e civili, e chi, come Lei, ha il gravoso carico di affermare i valori spirituali e religiosi dell’umanità.Ancora Benvenuto Eccellenza, e , a nome di tutto il civico consesso e dei cittadini piedimontesi le consegno le chiavi della nostra amata Piedimonte, unitamente all’abbraccio affettuoso per esprimerle il sincero grazie per essere tra noi.
Da parte sua il Vescovo ha sintenticamente risposto al sindaco con parole di affetto e soprattutto ad effetto, tanto da emozionare tutti i convenuti e chiudendo ha rivolto loro questa toccante frase: “Datemi anche le chiavi del vostro cuore!”
tratto da caiazzorinasce.info