Raccolta dei rifuiti bloccata in diverse zone del paese. E’ bastato un semplice catenaccio ad un cancello – apposto dal proprietario della struttura – che impedisce ai mezzi del Consorzio di uscire, per mandare in crisi il sistema di raccolta di molti comuni della zona matesina.
L’amministrazione comune si sente isolata e orfana di quelle autorità costituite che dovrebbero invece tutelare il rispetto della legalità: “è incredibile che il contenzioso fra un privato e il Consorzio Unico possa bloccare di fatto la raccolta in numerosi comuni. E’ disarmante, continua il primo cittadino di Piedimonte, Vincenzo Cappello, l’assenza di iniziative da parte della Prefettura che non intervene contro un blocco di un pubblico servizio. E’ inoltre molto preoccupante, continua Cappello, assistere all disperazione di un cittadino che si vede costretto a compiere gesti anche contro la legge perchè non riesce a trovare validi interlocutori nelle istituzioni che dovrebbero invece tutelarlo. Siamo ulteriormente allarmati, conclude Cappello, per la scadenza di fine mese relativa agli stipendi dei dipendenti del Consorzio che, così come anticipato dal commissario, non sarà erogata. Una condizione che potrebbe portare al blocco totale della raccolta”. Per ora l’amministrazione piedimontese sta arginando affidando la raccolta parziale – nei punti più delicati della città – ad una ditta privata. Intanto, l ’amministrazione ordina al Consorzio Unico di provvedere alla raccolta dei rifiuti. Una raccolta ferma a causa della protesta del proprietario del capannone dove sono custoditi i mezzi per la raccolta. Fusco ha serrato i cancelli con una catena e un catenazzio perchè da sei mesi non incassa un solo centesimo di fitto.
“Non arretrerò di un millimetro, ha fatto sapere l’uomo, sulla mia decisione. Non aprirò i cancelli fino a che non mi sarà pagato quanto dovuto. Se ci saranno azioni di forza per aprire i cancelli, allora sono disposto anche ad incatenarmi ai cancelli”. E’ questo il succo del disperato appello dell’uomo che da tempo cerca un canale per parlare con i vertici del consorzio. La protesta di Fusco blocca la raccolta e le amministrazioni sono in ginocchio, Ieri il primo cittadino piedimontese, Vincenzo Cappello, ha emesso un’ordinanza contro il Concosrzio Unico. “Quanto sta accadendo – si legge nell’ordinanza – può determinare l’insorgenza di situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità per la grave emergenza igienico-sanitaria determinatasi. La situazione di emergenza creatasi è attribuibile esclusivamente al Consorzio Unico delle Province di Napoli e Caserta, quale gestore del servizio e per la qual cosa tutti i costi per interventi sostitutivi ivi e futuri sostenuti saranno decurtati dal canone di servizio corrente. Considerato che per l’avvio immediato del servizio si è reso necessario contattare idonea ditta, esperta nel settore già offerente i servizi di noleggio per conto del Consorzio Unico, in grado di fornire automezzi compattatori con nolo a caldo, che quanto accaduto sta determinando le condizioni per l’insorgenza di situazioni di precarietà igienico-sanitaria.
Tratto dalla Gazzetta di Caserta
L’amministrazione comune si sente isolata e orfana di quelle autorità costituite che dovrebbero invece tutelare il rispetto della legalità: “è incredibile che il contenzioso fra un privato e il Consorzio Unico possa bloccare di fatto la raccolta in numerosi comuni. E’ disarmante, continua il primo cittadino di Piedimonte, Vincenzo Cappello, l’assenza di iniziative da parte della Prefettura che non intervene contro un blocco di un pubblico servizio. E’ inoltre molto preoccupante, continua Cappello, assistere all disperazione di un cittadino che si vede costretto a compiere gesti anche contro la legge perchè non riesce a trovare validi interlocutori nelle istituzioni che dovrebbero invece tutelarlo. Siamo ulteriormente allarmati, conclude Cappello, per la scadenza di fine mese relativa agli stipendi dei dipendenti del Consorzio che, così come anticipato dal commissario, non sarà erogata. Una condizione che potrebbe portare al blocco totale della raccolta”. Per ora l’amministrazione piedimontese sta arginando affidando la raccolta parziale – nei punti più delicati della città – ad una ditta privata. Intanto, l ’amministrazione ordina al Consorzio Unico di provvedere alla raccolta dei rifiuti. Una raccolta ferma a causa della protesta del proprietario del capannone dove sono custoditi i mezzi per la raccolta. Fusco ha serrato i cancelli con una catena e un catenazzio perchè da sei mesi non incassa un solo centesimo di fitto.
“Non arretrerò di un millimetro, ha fatto sapere l’uomo, sulla mia decisione. Non aprirò i cancelli fino a che non mi sarà pagato quanto dovuto. Se ci saranno azioni di forza per aprire i cancelli, allora sono disposto anche ad incatenarmi ai cancelli”. E’ questo il succo del disperato appello dell’uomo che da tempo cerca un canale per parlare con i vertici del consorzio. La protesta di Fusco blocca la raccolta e le amministrazioni sono in ginocchio, Ieri il primo cittadino piedimontese, Vincenzo Cappello, ha emesso un’ordinanza contro il Concosrzio Unico. “Quanto sta accadendo – si legge nell’ordinanza – può determinare l’insorgenza di situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità per la grave emergenza igienico-sanitaria determinatasi. La situazione di emergenza creatasi è attribuibile esclusivamente al Consorzio Unico delle Province di Napoli e Caserta, quale gestore del servizio e per la qual cosa tutti i costi per interventi sostitutivi ivi e futuri sostenuti saranno decurtati dal canone di servizio corrente. Considerato che per l’avvio immediato del servizio si è reso necessario contattare idonea ditta, esperta nel settore già offerente i servizi di noleggio per conto del Consorzio Unico, in grado di fornire automezzi compattatori con nolo a caldo, che quanto accaduto sta determinando le condizioni per l’insorgenza di situazioni di precarietà igienico-sanitaria.
Tratto dalla Gazzetta di Caserta