L’organismo di governo comunale ha avanzato la richiesta di un finanziamento di due milioni di euro per recupare il complesso ubicato in via Caso
La progettazione definitiva ed esecutiva c’è. La giunta comunale di Piedimonte Matese ha approvato nei giorni scorsi la progettazione relativa al recupero ed al riuso funzionale della struttura dell’ex macello in via Caso da destinare a centro per i servizi sociali secondo l’orientamento scelto dall’amministrazione di centro sinistra guidata dal sindaco Vincenzo Cappello (nella foto). Il comune ha candidato questo progetto nell’ambito delle possibilità offerte da un bando per il finanziamento di opere infrastrutturali pubblicato nei mesi scorsi dalla Regione Campania. La giunta ritiene la progettazione che ha avuto il via libera dall’esecutivo compatibile con le finalità dell’avviso pubblico regionale avanzando un importo di circa due milioni di euro per provvedere alla sistemazione ed al recupero conservativo dell’immobile che si trova in uno stato di avanzato degrado: molte parti dei solai delle quattro unità, che compongono il complesso sono , deteriorate e si sono staccate. Il fabbricato si trova in via Caso, in una zona strategica , punto di passaggio degli studenti che frequentano gli istituti di vario ordine che si affacciano sull’arteria di collegamento della zona ferroviaria con via Salvo D’Aquisto e via Moro. E’ da anni che la struttura ha cessato di essere utilizzata per i fini produttivi salvo utilizzazioni precarie e temporanee di volta in volta come deposito ad esempio. Da circa tre anni è pressoché chiuso e si trova in condizioni di fatiscenza davvero critiche. Da qui la necessità di provvedere prima possibile al recupero ed al riutilizzo dell’immobile pubblico. Sempre nel campo dei servizi sociali si allungano i tempi per l’apertura dell’altro immobile destinato ad attività socio-sanitarie : l’ex ospedale di via Coppola già ristrutturato. Oltre alla riparazione dei danni sulle opere eseguite si tratta di procedere ad ulteriori adeguamenti di legge che saranno a carico dell’impresa o delle imprese associate che potranno partecipare al bando comunale quando sarà redatto e pubblicato. La struttura è stata data in comodato d’uso all’ Asl rispettando il lascito ereditario dei vecchi proprietari.
Michele Martuscelli