La “certezza” del mancato pagamento degli stipendi al personale del Consorzio, preoccupa tutti: amministratori, dipendenti e cittadini.
I lavoratori chiedono aiuto. Il rappresentante sindacale dei dipendenti del Cantiere di Piedimonte Matese, Salvatore Napoletano, scrive all’amministrazione comunale e chiede aiuto: “ancora una volta ci troviamo a non percepire le spettanze del mese di maggio con le spettanze di straordinario e passività di aprile. Continuiamo a lavorare in gravissime condizioni igieniche, non avendo né guanti, mascherine abbigliamento idoneo, per la stagione in corso, in più senza avere deposito spogliatoio e quanto altro necessario per essere in regola con le norme di sicurezza di cui alla legge 626 per la tutela dei lavoratori. Tale stato di fatto comporta nervosismo e stress psicologico a tutti i dipendenti del cantiere, creando uno stato di agitazione, visto anche che il Consorzio Unico ci ha privati di 4 unità lavorative da circa 18 mesi, per cui ci troviamo ad espletare mansioni che non competono, per assicurare il servizio. Chiedo di prendere provvedimenti immediati, nell’interesse dei lavoratori, della cittadinanza e di tutto il Paese, al fine di evitare l’insorgere di uno stato di agitazione che potrebbe iniziare dai primi giorni di giugno”.
L’azione dell’amministrazione. Il primo cittadino di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, si è immediatamente attivato ed ha sollecitato il Prefetto: “Si fa seguito a precedenti contatti e concertazioni, rimaste purtroppo infruttuose. In data odierna il rappresentante sindacale del personale del Consorzio Unico per la raccolta dei rifiuti ha, ancora una volta, rappresentato la gravità della situazione con riferimento al mancato percepimento delle spettanze economiche e ad altre criticità connesse all’espletamento del servizio di igiene urbana, chiedendo l’adozione di provvedimenti immediati, efficaci per sanare una situazione gravemente compromessa.
In considerazione di quanto sopra esposto, si chiede la riapertura del tavolo di concertazione con la presenza del rappresentante sindacale dei dipendenti RSU. Tanto, al fine di addivenire ad una concreta quanto soddisfacente definizione della vertenza, atta a scongiurare stati di agitazione con grave ripercussione sull’igiene urbana e, quindi, sulla cittadinanza tutta”.
Il pericolo del blocco. Insomma, la possibilità che si arrivi presto ad una nuova emergenza nella raccolta dei rifiuti è molto concreta. Solo un intervento deciso del Prefetto potrebbe scongiurarla.
In considerazione di quanto sopra esposto, si chiede la riapertura del tavolo di concertazione con la presenza del rappresentante sindacale dei dipendenti RSU. Tanto, al fine di addivenire ad una concreta quanto soddisfacente definizione della vertenza, atta a scongiurare stati di agitazione con grave ripercussione sull’igiene urbana e, quindi, sulla cittadinanza tutta”.
Il pericolo del blocco. Insomma, la possibilità che si arrivi presto ad una nuova emergenza nella raccolta dei rifiuti è molto concreta. Solo un intervento deciso del Prefetto potrebbe scongiurarla.
Tratto dalla Nuova Gazzetta di Caserta