“Tagli autorizzati e soprattutto sotto controllo. Per altro autorizzati già tempo fa dal presidente del Parco regionale pro -tempore Fraissinet. Quindi è un allarmismo inutile…” Così Cappello replica alle accuse mosse qualche giorno fa per un paventato disboscamento selvaggio che non c’è…
“Si tratta di allarmismi davvero fuori luogo quelli relativo al taglio degli alberi, regolarmente autorizzati tanto per precisare dagli organi preposti, nel 2005. Semmai c’è da allarmarsi per i tempi della burocrazia che sono davvero irragionevoli come dimostra questa vicenda che risale al 2001”. Così il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, interviene in merito al taglio di alcune particelle boschive nel territorio montano di Piedimonte Matese (precisamente le località di “Serra di mezzo” e Multriccio” nei pressi di Bocca della Selva). Il taglio degli alberi ad alto fusto di faggi è stato infatti autorizzato sia dagli uffici provinciali del settore che dalla comunità montana del matese oltre che dal parco del Matese all’epoca del commissario Maurizio Fraissinet che è stato il promotore del regolamento sull’utilizzo delle risorse boschive, la cui regolamentazione nell’ambito delle direttive nazionali e regionali è il punto di riferimento del settore nei venti comuni dell’area parco. Sugli aspetti tecnici interviene Tito Angelini, con una consolidata attività di professionista nelle scienze forestali ed ambientalista “C’è un malinteso senso della protezione dei boschi: gli alberi come ogni essere viventi ha il suo ciclo vitale. Non intervenire in alcun modo non significa affatto preservarli e farli stare in condizioni di efficienza ma condannarli ad degrado se non si mettono in campo quelle misure di intervento che possono evitare questi fenomeni di deterioramento naturale anche perché si tratta di siti in cui comunque l’attività dell’uomo è già intervenuta. Anche qui interverremmo con tutte le tecniche colturali prescritte e tali da garantire la rinnovazione del bosco stesso” conclude Angelini . Il comune conta di incassare circa 60.000 euro . Nell’ultima riunione di giunta l’amministrazione ha anche autorizzato due legali per il recupero di somme a danno di due imprese boschive matesine.
“Si tratta di allarmismi davvero fuori luogo quelli relativo al taglio degli alberi, regolarmente autorizzati tanto per precisare dagli organi preposti, nel 2005. Semmai c’è da allarmarsi per i tempi della burocrazia che sono davvero irragionevoli come dimostra questa vicenda che risale al 2001”. Così il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, interviene in merito al taglio di alcune particelle boschive nel territorio montano di Piedimonte Matese (precisamente le località di “Serra di mezzo” e Multriccio” nei pressi di Bocca della Selva). Il taglio degli alberi ad alto fusto di faggi è stato infatti autorizzato sia dagli uffici provinciali del settore che dalla comunità montana del matese oltre che dal parco del Matese all’epoca del commissario Maurizio Fraissinet che è stato il promotore del regolamento sull’utilizzo delle risorse boschive, la cui regolamentazione nell’ambito delle direttive nazionali e regionali è il punto di riferimento del settore nei venti comuni dell’area parco. Sugli aspetti tecnici interviene Tito Angelini, con una consolidata attività di professionista nelle scienze forestali ed ambientalista “C’è un malinteso senso della protezione dei boschi: gli alberi come ogni essere viventi ha il suo ciclo vitale. Non intervenire in alcun modo non significa affatto preservarli e farli stare in condizioni di efficienza ma condannarli ad degrado se non si mettono in campo quelle misure di intervento che possono evitare questi fenomeni di deterioramento naturale anche perché si tratta di siti in cui comunque l’attività dell’uomo è già intervenuta. Anche qui interverremmo con tutte le tecniche colturali prescritte e tali da garantire la rinnovazione del bosco stesso” conclude Angelini . Il comune conta di incassare circa 60.000 euro . Nell’ultima riunione di giunta l’amministrazione ha anche autorizzato due legali per il recupero di somme a danno di due imprese boschive matesine.
Michele Martuscelli