Il numero uno del Corpo Gioacchino Giomi
e i casi Piedimonte Matese e Marcianise. L’appello del direttore regionale della Campania Parisi: «Piedimonte è importante ed è un distaccamento al pari di Marcianise necessario» Il prefetto Carmela Pagano: «Territorio complesso»
«Abbiamo voluto essere presenti a
Piedimonte Matese nonostante le difficoltà logistiche,
poi c’è stato il terremoto.
E Marcianise è un distaccamento
necessario. Nato per l’antincendio boschivo è diventato punto di
riferimento per il territorio. Occorre
lavorare perché il comando dei vigili
del fuoco di Caserta abbia anche questo
distaccamento. Confidiamo che
venga colmata la carenza
di organico o con ulteriori
unità o con qualche ora di
straordinario in più». È stato
questo l’appello rivolto
dal direttore regionale dei vigili
del fuoco, Guido Parisi,
al Capo del Corpo Gioacchino Giomi (nella foto a dx),
ieri in visita al comando di
via Falcone.
Una visita «informale»,
ma comunque «di grande
significato» ha commentato
Parisi, a cui succederà
una «ufficiale» quanto prima.
Giomi, infatti, era a Caserta per partecipare al congresso
dell’ordine degli ingegneri,
ma non ha voluto
far mancare un saluto alla
caserma «Alfonso Busacca». Il numero uno, accompagnato
dal comandante provinciale
Mario Falbo, ha visitato l’intera
struttura, dalla sala operativa agli
spogliatoi fino al parco mezzi dove è
ancora presente un’autobotte degli
anni ’40 utilizzata per la recente mostra
alla Reggia di Caserta. Poi ha incontrato
i vigili del fuoco ed il personale
della caserma.
«Ci auguriamo – ha spiegato in
apertura il comandante provinciale
Falbo – che l’ingegnere Giomi possa
effettuare prossimamente una visita
più lunga in questo territorio che è
ricco di bellezze ma anche di emergenze,
dal rischio idrogeologico alla
Terra dei Fuochi».«In voi vedo l’amore
e la dedizione – ha commentato
Giomi – con cui svolgete il vostro dovere.
Il comando è molto accogliente
e si vede la volontà di tenerlo nel migliore
dei modi. Ho seguito le orme
paterne e dal 1980 sono nei vigili del
fuoco. Il video dedicato al primo comandante di Caserta,
Busacca, mi ha
davvero commosso. Quando è nato
il comando di Caserta nel 1949 mio
padre ha iniziato la propria carriera a
Napoli. A noi tocca adesso il compito
di tramandare un’idea di un corpo
nazionale che sia al passo con i tempi». Giomi ha voluto sottolineare la
sua vicinanza a chi opera
sul territorio, «da non considerarsi periferia», in questo
raccogliendo l’invocazione
giunta dai vertici locali e di
fatto riconoscendo il ruolo
strategico di Caserta. Una
vicinanza sentita, essendo
stato lui stesso dirigente regionale
(prima della nomina a numero uno ha guidato
fino a due mesi fa l’Umbria)
e avendo voluto chiamare
con sè a Roma proprio
Parisi, direttore regionale
campano ancora per
pochi giorni.
Un altro appello di attenzione per
il territorio è stato
lanciato dal prefetto di Caserta Carmela Pagano,
sempre molto vicina
ai vigili del
fuoco di cui ha continuato a lodarne
l’operato. «Caserta – ha spiegato il
prefetto- ha 80mila abitanti ma l’intera
conurbazione ne conta circa
300mila quindi è da considerarsi al
pari di un grosso centro. È un territorio
di estrema criticità, qui il lavoro
dei vigili è molto complesso».
Presente all’incontro anche il vigile Salvatore Alfano (ormai ristabilito)
che ha ringraziato il Corpo per il sostegno mostrato a lui ed alla sua famiglia in seguito all’incidente dell’Epifania.