La somma deriva dalla rinuncia alle indennità di carica di sindaco e assessori e si aggiunge ai 30mila euro già deliberati. E’ dall’insediamento nel 2007 che i membri della giunta e del consiglio comunale non percepiscono emolumenti
Sindaco e assessori rinunciano alle indennità di carica per aiutare i concittadini bisognosi. Ottomila euro, in tutto, per dare un po’ di sollievo a quelle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese: tanto è stato stanziato dall’amministrazione comunale di Piedimonte Matese come misura di sostegno alle cosiddette ‘fasce deboli’. Alla responsabile dei Servizi sociali Nicolina Raviele il compito di individuare i beneficiari del contributo una tantum tra le famiglie in accertato stato di bisogno. I fondi, come anticipato, derivano dalla rinuncia dell’indennità di carica del sindaco Vincenzo Cappello (nella foto) e degli assessori e si aggiungono ad altri già deliberate nel 2011 per un totale di circa 30.000 euro. Del resto, il sindaco e tutta l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese, sin dal proprio insediamento nel 2007, hanno rinunciato all’indennità di carica ed a qualsiasi altra forma di emolumento e ciò ha portato al risparmio di una somma di circa 100.000 euro l’anno. “La drammatica crisi congiunturale che sta vivendo il nostro Paese – recita la delibera 166 che stanzia gli ottomila euro – ha creato nuovi ed enormi disagi economici a molti nuclei familiari che già riversavano in situazioni economiche difficili. Tra gli obiettivi di questa amministrazione rientra la promozione di azioni atte a sostenere quei cittadini che per motivi contingenti e straordinari si trovano a dover fronteggiare difficoltà economiche per condizione di totale o parziale inadeguatezza reddituale; per l’amministrazione diventa urgente rimuovere ostacoli di ordine economico che impediscono al cittadino di soddisfare i bisogni primari del nucleo familiare”. In questi ultimi mesi il governo nazionale ma anche la Regione hanno dato enormi tagli al sociale mettendo in crisi tutto il sistema e creando non poche difficoltà ai Comuni, costretti ed eliminare tutta una serie di servizi per il cittadino. La Regione, per esempio, ad oggi non ha ancora rimesso agli ambiti sociali le somme relative ai piani di zona per l’anno 2011. L’idea di destinare le indennità ai servizi sociali “è stato un punto fermo del nostro programma elettorale – ha commentato il sindaco Cappello – che abbiamo portato avanti destinando queste somme non solo a contributi straordinari ma anche a borse di studio, tasse universitarie, acquisto di immobili, opere per la città. Proprio in questo periodo in cui si parla tanto dei costi della politica noi abbiamo anticipato i tempi e andiamo fieri di questa nostra decisione che mai prima era stata attuata nella nostra città”.
Cronache di Caserta
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