L’Enel deve versare ai comuni i sovracanoni Bim e Rivieraschi relativi agli impianti idroelettrici ricadenti nel bacino imbrifero del fiume Volturno. A chiederlo è il sindaco Vincenzo Cappello (nel riquadro) che si è posto alla guida di un’azione che vede coinvolti tantissimi altri Comuni del Matese che finora non hanno mai incassato quanto dovuto dai concessionari di derivazioni d’acqua per forza motrice aventi potenza nominale superiore a 220 kw, come appunto l’Enel, che sono soggetti ai sovracanoni che, per legge, vanno applicati anche alle utilizzazioni idroelettriche che si attuano con impianti di produzione funzionanti per accumulo mediante pompaggio, così come avviene nel Matese. Nell’ambito del fiume Volturno, difatti, il gestore nazionale dell’energia elettrica ha in funzione e utilizza diversi impianti idroelettrici, tra cui Pizzone, Capo Volturno, Ponterotto, Gallo, Capriati, Matese 1 S. e Matese 2 S., che interessano diversi comuni dell’alto casertano tra cui Piedimonte Matese, Capriati al Volturno, Gallo Matese, Fontegreca, Ciorlano, Letino, Prata Sannita, Pratella, Valle Agricola, Ailano, Vairano Patenora, Raviscanina, Sant’Angelo d’Alife, San Gregorio Matese, Castello del Matese, San Potito Sannitico, Dragoni, Gioia Sannitica, Alvignano, Alife e Roccaromana. Fino ad oggi, però, l’Enel ha solo corrisposto in minima parte ai predetti comuni i sovracanoni Bim, senza tenere conto dell’aumento della potenza nominale conseguente alla sottensione della centrale di Prata Sannita. Da qui l’iniziativa assunta dal primo cittadino del capoluogo matesino di approfondire la questione avvalendosi dell’ausilio di un gruppo di tecnici che hanno dimostrato come il concessionario degli impianti idroelettrici debba versare risorse ai comuni matesini, tanto che Cappello ha convocato i colleghi sindaci in Comune per decidere il da fare e le strategie da attuare per recuperare i crediti vantati nei confronti dell’Enel. “L’incremento previsto che l’Enel dovrebbe versarci e che finora non ha mai fatto – spiega il sindaco Cappello – potrebbe quantomeno raddoppiare l’attuale gettito annuo dei sovracanoni Bim a ciascun Comune del bacino imbrifero montano del Volturno, per cui adotteremo tutte le misure necessarie al riconoscimento di un diritto che le nostre comunità vantano nei confronti del concessionario”.
Cronache di Caserta
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