Ma da allora, ne l’Amministrazione Sarro, né quella Provinciale hanno mai avuto cura del Palazzo, abbandonandolo al suo declino per anni. Solo l’Amministrazione Cappello, con atti concreti, si è interessata al recupero vero del bene, sollecitando anche la Provincia, tramite l’ex Assessore Renato Ricca, ad intervenire per mettere in sicurezza alcuni balconi e delle tele custodite nel Palazzo. Ma soprattutto, l’Amministrazione Cappello ha predisposto un progetto per l’acquisizione completa, il restauro e il recupero del Palazzo Ducale, in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni artistici, candidandolo a finanziamento regionale. Contro l’esclusione dal finanziamento, il Comune ha fatto ricorso al TAR, ritenendola ingiustificata e pretestuosa, visto che erano stati invece finanziati progetti relativi ad immobili di nessun valore artistico o storico, facendo prevalere probabilmente altre logiche, rispetto a quella del riconoscimento dell’importanza dell’opera da recuperare. Anzi proprio nella consapevolezza dell’ importanza e della correttezza del progetto avanzato, l’Amministrazione Cappello ricorrerà al Consiglio di Stato, senza naturalmente trascurare altre occasioni di finanziamento che dovessero profilarsi. Quanto alle spese, è davvero patetico che le evidenzino coloro che hanno gettato il Comune in una grave crisi finanziaria, che hanno elargito a se stessi centinaia di migliaia di euro per le indennità di carica (alle quali invece Cappello e i suoi assessori hanno rinunciato da quattro anni ) e tanti altri soldi dei cittadini a consulenti e legali per tante cause perse o per doveri omessi (vedi la mancata attivazione della raccolta differenziata nei nove anni di Sarro).
Il Gruppo Consiliare Piedimonte Democratica
Nuova Gazzetta di Caserta