Rischia di terminare il servizio di assistenza agli anziani e ai disabili nelle scuole a causa del mancato arrivo dei fondi destinati al progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Piedimonte Matese guidata dal primo cittadino Vincenzo Cappello (nella foto). Per scongiurare il pericolo lo stesso sindaco (che riveste anche il ruolo di presidente del Coordinamento istituzionale dell’Ambito C6) ha inviato una lettera alla Prefettura ed al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. Nel documento Cappello chiede di organizzare con urgenza un incontro al quale dovrebbero partecipare i membri dell’Ambito C6, tutte le autorità regionali ed il dirigente dell’area Assistenza sociale in modo da poter concordare insieme l’interruzione dei servizi previsti nel Piano di zona. La lettera arriva al termine di una riunione che il sindaco di Piedimonte Matese ha avuto, nella giornata di ieri, con oltre una cinquantina di operatori della cosiddetta legge 328. Un incontro cordiale anche se non sono mancati momenti di tensione. Durante la riunione, gli operatori hanno manifestato un forte disagio a causa del mancato pagamento dei corrispettivi maturati dal mese di gennaio ad oggi. Già nei mesi scorsi il sindaco Vincenzo Cappello aveva chiesto a gran voce un intervento della Regione. Lo scorso mese di giugno, in un’altra lettera, il primo cittadino di Piedimonte Matese aveva ribadito che il personale che si occupa della 328 non percepiva lo stipendio dal mese di settembre del 2010 “a causa di evidente ed ingiustificato ritardo accumulato dalla Regione Campania nel liquidare le risorse destinate agli ambiti territoriali 2010 e 2011”. In quella circostanza fu inoltre precisato che i compensi in questione erano stati maturati fino all’agosto 2010 ed erano stati pagati con le quote do compartecipazione dei Comuni e con il quaranta per cento erogato dalla Regione. Inoltre il sindaco ribadiva che lo stesso ente regionale doveva ancora trasferire all’Ambito C6 il sessanta per cento delle risorse del 2010 e del cento per cento del 2011. Alla luce di quei fatti, per evitare che gli operatori cessassero di prestare i loro servizi, Cappello con insistenza chiese di adottare tutti i provvedimenti necessari per assicurare il trasferimento dei fondi. A luglio una nuova puntata della telenovela. Allora fu sottolineato come, fino a quella data, i quindici Comuni che fanno parte dell’Ambito C6 stavano ancora aspettando lo stanziamento dei fondi relativi all’anno 2011 chiedendo così al prefetto di Caserta, Ezio Monaco, la convocazione di un incontro urgente nel quale invitare tutte le parti in causa. per concordare l’eventuale interruzione dei servizi del piano di Zona.
Diego Riccio Cronache di Caserta
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