Con una delibera datata 14 settembre 2011 l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese, guidata dal sindaco Vincenzo Cappello (nella foto), ha approvato il conto consuntivo relativo al 2010 con un avanzo di amministrazione per 1.300.000 euro. L’atto dovrà essere ora approvato dal consiglio comunale nella prossima seduta utile. “Anche quest’anno siamo riusciti – spiega il sindaco Cappello – a chiudere in attivo il nostro bilancio. Tutto ciò è il frutto di un lavoro che dura da ormai quattro anni e che grazie ad una gestione attenta ed oculata della finanza pubblica sta risanando le sorti dell’Ente. Un grazie per l’ottimo lavoro – conclude il primo cittadino – va all’ assessore Corrado Pisani ed al responsabile del servizio ragioneria il Giovanni Santomassimo se la nostra amministrazione riesce a raggiungere questi brillanti risultati.” Solo qualche giorno fa il consiglio comunale aveva approvato il riequilibrio di Bilancio ed anche la riconferma a revisore dei conti del Luciano Bloisi. L’amministrazione di Piedimonte Matese è una delle poche d’Italia che ha rinunciato all’indennità di carica, circa 100 mila euro, non percependo alcun rimborso o gettone. Una rinuncia che è ormai arrivata al quarto anno consecutivo. I soldi delle indennità vengono utilizzati per la maggior parte per interventi sul sociale (ma anche borse di studio, pagamento di tasse universitarie, libri scolastici, ecc.) nonchè per importanti opere di ristrutturazione o anche per l’acquisto di una dependance del famoso palazzo Ducale (nel 2007 il comune di Piedimonte Matese esercitò il diritto di prelazione). Per il contrasto alla povertà 150 famiglie potranno avere il pagamento di un contributo quale corrispettivo per la realizzazione di progetti personalizzati che consisteranno in ore di lavoro nel campo sociale, nella manutenzione di edifici comunali (tinteggiatura, e piccoli interventi), di vigilanza davanti le scuole, di pulizie straordinarie negli uffici comunali e giudiziari, etc.. Con il taglio drastico dei finanziamenti da parte della regione molti servizi nel campo sociale sono stati ridimensionati o addirittura soppressi.
Diego Riccio Cronache di Caserta
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