Protesta ad oltranza fino a tarda sera, poi la promessa: non saranno licenziati e beneficeranno subito di 13 milioni di euro
I sindaci dei Comuni montani hanno protestato contro il blocco dei finanziamenti previsti dalla Regione, e il rischio di licenziamento per migliaia di operai forestali delle comunità montane. Nonostante l’intervento del presidente del consiglio regionale, Paolo Romano e dell’assessore al Lavoro, Severino Nappi con la dichiarazione di non licenziabilità dei forestali e lo sblocco di 13 milioni di euro, l’occupazione della sede del parlamentino campano, ieri, si è protratta fino a tarda sera. A capeggiare la protesta per i casertani, il presidente dell’Ente di via Sannitica Fabrizio Pepe (nella foto a sx con il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello) insieme al suo vice, nonché vice sindaco di Valle Agricola, Rocco Landi, agli assessori Domenico Buccio e Raffaele Viccione, e a numerose fasce tricolori guidate dal sindaco del capoluogo matesino Vincenzo Cappello. La prima richiesta dei sindaci è stata un incontro con il governatore campano, Stefano Caldoro che però, proprio ieri, era a Bruxelles. “Non ce ne andremo di qui – hanno detto- fino a quando non avremo incontrato il presidente Caldoro”. Al posto del governatore, i sindaci campani dell’unione nazionale delle comunità montane, Uncem, hanno avuto un incontro con il presidente Romano e diversi consiglieri campani della maggioranza. Da questi hanno avuto la garanzia che non saranno licenziati e che la Regione garantirà per loro anche se le Comunità al momento non hanno liquidi. “E’ un risultato raggiunto grazie all’abnegazione dei lavoratori, che hanno presidiato la Regione fino a quando non hanno avuto risposte”, ha commentato Pepe. “C’è certamente una questione di carattere finanziario che si dovrà affrontare ai diversi livelli di competenza – ha spiegato Romano prevedendo una riunione tra gruppi consiliari e presidenti delle comunità montane – ma c’è anche e soprattutto una problematica di carattere normativo della quale non esiteremo certo a farci utilmente e responsabilmente carico tanto per la salvaguardia dei livelli occupazionali, che in una regione come la nostra assume una forte connotazione sociale, quanto per la tutela del nostro patrimonio montano, boschivo e faunistico”. Una promessa, quella strappata al presidente del consiglio regionale che comunque hanno continuato la propria occupazione. Nel frattempo anche a Palazzo Santa Lucia qualcosa si è mosso nell’incontro che Nappi, anche coordinatore della Cabina di Regia per la gestione delle crisi e dei processi di sviluppo della Regione, e Vito Amendolara, consigliere del di Caldoro per l’attuazione delle politiche agricole, hanno avuto con i rappresentanti delle cinque Province della regione, gli assessori provinciali di Napoli, Marilù Galdieri, Ettore Corvino di Caserta, Mario Miano di Salerno, Carmine Valentino di Benevento e Raffaele Coppola di Avellino. Il risultato è stato lo sblocco delle risorse provinciali per 13 milioni e mezzo di euro. “Realizziamo così – ha detto Nappi – un ulteriore passo avanti per pervenire ad un ridisegno complessivo in grado di sostituire incertezze, precarietà ed improvvisazione con una logica di programmazione e collaborazione istituzionale, nella quale il lavoro diventi l’obiettivo di una crescita delle comunità e non assistenza cieca”. La Regione e le 5 Province hanno condiviso, infine, l’esigenza di dover procedere a mettere in campo un’unica legge regionale in grado di sostenere e favorire lo sviluppo della forestazione con la sicurezza integrata e la valorizzazione dei territori e a costituire una task force di controllo in ogni provincia.
Enzo Perretta Cronache di Caserta
Enzo Perretta Cronache di Caserta