Il sindaco Cappello riunisce i primi cittadini del Matese per discutere della problematica. Con l’accorpamento possibile la repressione anche della sede di Capriati al Volturno
Rischiano di dover chiudere i battenti le sedi del Giudice di pace di Piedimonte Matese e quello di Capriati al Volturno. L’ultima manovra finanziaria varata dal Governo presiduto da Mario Monti per correggere i conti dello Stato, difatti, prevede la soppressione di tutti gli uffici giudiziari periferici ed il loro accorpamento con la sede centrale del Tribunale (in questo caso a Santa Maria Capua Vetere), con la conseguenza che i Giudici di Pace fino ad oggi operanti nelle sedi di via Don Bosco a Piedimonte e di piazza Municipio nel capoluogo capriatese verrebbero chiuse e tutti i procedimenti in corso spostati nella città del Foro sammaritano. Disagi a iosa, dunque, per i tanti avvocati che afferiscono al circondario matesino ed anche per i cittadini coinvolti nelle cause, senza contare l’ingente danno economico provocato alle attività del posto che comunque beneficiano dell’indotto creato dalla presenza degli uffici del giudice di pace tanto a Piedimonte quanto a Capriati. Una problematica riguardante non solo la classe forense matesina, dunque, ma comune ad un intero territorio tanto che il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, su sollecitazione del neo presidente dell’associazione avvocati del foro del Matese Luigi Cimino e d’intesa con il suo omologo dell’Ordine forense di Santa Maria Capua Vetere Elio Sticco, ha convocato per la tarda mattinata di oggi, con inizio alle ore 12,30, presso la sala consiliare del Comune, tutti i colleghi sindaci dei comuni di Alife, Ailano, Alvignano, Caiazzo, Capriati al Volturno, Castel Campagnano, Castello del Matese, Ciorlano, Dragoni, Fontegreca, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Letino, Piana di Monte Verna, Prata Sannita, Pratella, Raviscanina, Ruviano, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, Sant’Angelo d’Alife e Valle Agricola. Il vertice dovrà servire a scegliere una strategia comune da portare avanti tutti insieme nei confronti del Governo e del Parlamento per evitare la soppressione delle due sedi del Giudice di pace e per garantire al territorio matesino il mantenimento dei relativi uffici giudiziari, prendendo se del caso in considerazione anche l’ipotesi di un sostegno economico diretto da parte dei 23 Comuni che afferiscono al circondario della sezione staccata del tribunale. In tale ottica, l’amministrazione comunale del sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello ha già preparato una bozza di delibera tipo che ogni giunta comunale dovrebbe adottare nei prossimi giorni per chiedere la permanenza delle due sedi di Giudice di Pace a Piedimonte Matese e Capriati al Volturno e per impegnarsi direttamente nel sostenere le relative spese di funzionamento.
Enzo Perretta Cronache di Caserta
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