Ad introdurre i lavori, l’assessore comunale Benedetto Maria Iannitti. Hanno partecipato gli studenti delle scuole medie.
Dopo aver ricordato il “Giorno della memoria”, il 27 gennaio, giorno in cui, nell’anno 1945, furono abbattuti i cancelli di Auschwitz, e che la Repubblica Italiana riconosce per ricordare la Shoah, ovvero lo sterminio del popolo ebreo, l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese ha volto la sua attenzione, venerdì 10 febbraio, al Giorno del ricordo, in memoria delle vittime delle foibe, con un convegno tenutosi presso la biblioteca comunale. Iniziato intorno alle ore 11,00, l’incontro tra alcune classi terze delle scuole medie “G. Vitale” e “Ventriglia” e l’assessore alla cultura, avv. Benedetto Maria Iannitti (nella foto con il sindaco Cappello), che ha introdotto il motivo del dibattito, è stato relazionato dal giornalista Gianfrancesco D’Andrea. Onorato dell’invito rivoltogli dall’assessore, D’Andrea, con semplicità di linguaggio, come si fa con i ragazzi di quell’età, fatta di totale cambiamento psico-fisico, ha spiegato loro il perché, innanzitutto dell’incontro, cosa siano le foibe, concavità carsiche, naturali, vere e proprie voraggini, che fra il 1943 e il 1947, sono state le tombe di decine di italiani, vivi e morti.” Un olocausto- ha spiegato il relatore- che testimonia l’odio politico-ideologico voluto dal maresciallo Tito contro i non comunisti( fascisti, socialisti, liberaldemocartatici); ma nessun orrore può avere giustificazione, nessuna ideologia vale la vita di un uomo”. Attraverso un salto nella storia, i ragazzini hanno potuto apprendere molto, nozioni totalmente nuove, visto che, da un piccolo sondaggio fatto in aula è venuto fuori che quasi nessuno sapesse cosa fossero queste foibe. Infine sia l’assessore Iannitti sia il giornalista, dott. D’Andrea, hanno esortato gli studenti allo studio, all’informazione, all’approfondimento, specie in classe con i docenti, su ciò che accade nel mondo, poiché il sapere rende liberi e solo in tal modo è possibile orientare le scelte della propria vita.
Michela Vigliotti Nuova Gazzetta di Caserta
Michela Vigliotti Nuova Gazzetta di Caserta