La lettera aperta del presidente dell’associazione degli avvocati del foro matesino Luigi Cimino, indirizzata ai sindaci dell’alto casertano per salvare gli uffici del Giudice di Pace del capoluogo matesino e di Capriati a Volturno ha sortito il suo effetto. Stamani alle ore 12,00 infatti presso il Municipio di Piedimonte Matese si è svolto il vertice convocato dal sindaco del capoluogo matesino Vincenzo Cappello, atteso che i precedenti erano andati a vuoto. Ebbene stante la legge che di fatto ha soppresso gli Uffici del Giudice di Pace di Piedimonte Matese e Capriati al Volturno, oggi si è addivenuti ad un accordo tra i convenuti. Infatti il dettame del Governo Monti, impone che possano restare in funzione gli Uffici del GDP presso i quali risultino oltre 560 contenziosi per giudice e che lo stesso amministri una circoscrizione di almeno 10mila abitanti. Questi due requisiti, l’Ufficio di Piedimonte Matese li rispecchia appieno, mentre per Capriati al Volturno i numeri dicono di no, atteso che al 2009 quest’ultimo ufficio registrava “appena” 232 cause e, soprattutto, non amministra in ogni caso la fatidica soglia, inderogabile, dei 10mila abitanti. Per cui si ha prontezza, per non dire ancora certezza, che l’Ufficio di Capriati al Volturno chiuderà i battenti ed i rappresentanti dei Comuni rientranti nella sua circoscrizione si sono convinti a firmare il documento a sostegno dell’ufficio del GDP di Piedimonte Matese, almeno uno insomma nell’Alto Casertano sarà lasciato aperto e quindi salvato dalla scure della burocrazia, grazie anche alla diplomazia ed alla regia del sindaco matesino Vincenzo Cappello. Adesso toccherà ai singoli esponenti comunali ultimare i dettagli dell’accordo raggiunto oggi alla presenza del prappresentante del maggiore Comune dell’Alto Casertano e quindi avere la matematica certezza che un ufficio è stato “recuperato”. Almeno così dall’Alto Casertano, non si è costretti a raggiungere addirittura Santa Maria Capua Vetere per una causa.
Giovambattista Russo – Caiazzo Rinasce