Ieri sera, 2 febbraio, presso la sede del Circolo di Piedimonte Matese del Partito Democratico, si è tenuta un’assemblea con la partecipazione del consigliere provinciale Rocco Landi, di numerosi iscritti e simpatizzanti, nonché diversi amministratori della città, con in testa il sindaco Vincenzo Cappello.
Il consigliere Landi è stato invitato dalla Segreteria per una discussione in merito a quanto accaduto sulla vicenda del Ponte Margherita, punto di collegamento tra il Matese ed il resto della Provincia di Caserta, la cui chiusura rischia di avere ricadute negative sull’intero territorio e sulla vita delle sue comunità.
Dopo aver illustrato le enormi criticità da lui riscontrate in questo pur breve periodo che lo vede sedere nel Consiglio provinciale (il dissesto finanziario fra tutti), Landi ha illustrato i fatti che hanno portato ad interdire il ponte al traffico, a seguito di analisi compiute forse troppo frettolosamente, evidenziando soprattutto le lacune di un provvedimento che ha mandato in tilt il flusso viario del comprensorio. A breve arriveranno nuovi dati più certi circa lo stato di salute delle strutture del ponte e il consigliere si è impegnato a darne rapida e precisa comunicazione agli amministratori e ai cittadini di Piedimonte.
Le conseguenze di questa vicenda, che presenta aspetti ancora poco chiari e che tuttora tiene banco nell’opinione pubblica, sono state poi ampiamente dibattute dall’Assemblea: il disagio per gli automobilisti, specialmente per una pessima e tardiva informazione da parte della Provincia; l’inadeguatezza delle arterie secondarie; un disagio generale del settore dei trasporti già ampiamente penalizzato da una ferrovia trascurata; ma soprattutto il sistema economico locale messo a rischio, già costretto a sacrifici enormi per via della crisi degli ultimi anni.
Per questo la Segreteria ha dichiarato di volersi fare carico, responsabilmente, di un’attività di attenta vigilanza sulla vicenda e sul suo evolversi nei prossimi giorni, informando la cittadinanza e coordinandosi anche con quanti, nei centri limitrofi vogliano attivarsi per la promozione di iniziative di sensibilizzazione e protesta, fino a quando il territorio e i cittadini non otterranno risposte concrete sul futuro del ponte.