Sono trascorsi quasi 10 anni, per lo più tempo di stallo, per riavere nelle forme e nell’aspetto attuale uno spazio caro alla cittadinanza: stiamo parlando di un’area centralissima a pochi metri dalla casa comunale, dalle Poste centrali e da Piazza Roma, luogo dove si svolge parte del mercato settimanale. Insomma, un luogo di passaggio e finalmente un luogo riservato alla sosta dei cittadini.
Piazza De Benedictis è stata individuata come area di sosta: nel 2007 l’idea di un parcheggio interrato si rivela una buona intuizione, ma la vicinanza con gli spazi parrocchiali di Santa Maria Maggiore obbliga ad estendere il cantiere anche in parrocchia. Poi una serie di problemi giudiziari e la necessità di rivedere tutto.
Ne abbiamo parlato direttamente con il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, che in quegli anni ereditava il progetto che è stato “rivisitato” e portato a termine.
Piazza Roma chiusa per sempre al traffico? Potrebbe essere una possibilità…soprattutto se a volerlo fossero i cittadini.
Sindaco, la cronaca degli ultimi giorni descrive il lavoro di Piazza De Benedictis come la più grande opera pubblica della città negli ultimi anni
Sì, siamo di fronte al più complesso impianto degli ultimi tempi per la tipologia del progetto e dei lavori eseguiti. La realizzazione di un parcheggio interrato comporta studi attenti e necessariamente rispondenti a requisiti di legge, a maggior ragione se l’area interessata, come la nostra, sfiora il corso del torrente Torano.
Può indicarci a grandi linee l’iter progettuale e qualche aspetto tecnico di questa struttura?
È bene che tutti prendiamo atto che le irregolarità del precedente progetto, su cui è intervenuto il Tribunale amministrativo, hanno rappresentato un danno grave per la collettività, in particolare per le attività oratoriali della parrocchia di Santa Maria Maggiore.
Il progetto iniziale si è rivelato carente di requisiti fondamentali per cui è stato necessario apporre modifiche e produrre la necessaria documentazione, tanto da avere le autorizzazione di Vigili del Fuoco, Asl, Autorità di Bacino che ci hanno consentito di procedere e concludere il lavoro (la ditta Termotetti, che si è aggiudicata il lavoro, disponendo requisiti per la realizzazione dei grandi impianti ha provveduto al rinforzo degli argini del Torano per un lunghissimo tratto, ndr).
Il parcheggio che dispone di circa 120 posti auto è una struttura sicura ed efficiente e dispone, come dovrebbe essere normale per tutti gli spazi interrati, di sistemi di pompaggio a funzionamento immediato in caso di allagamento.
La capienza del parcheggio è tale da poter decongestionare il traffico in Piazza Roma
E perché non auspicare la chiusura della Piazza, un tempo luogo per eccellenza del passeggio, dei caffè, del ritrovo della Piedimonte meno caotica?
In prospettiva non escludiamo questa possibilità. L’idea della camminata a piedi e del recupero dignitoso di uno spazio quale Piazza Roma fa parte di una mentalità da ricostruire, lentamente.
Per il momento valuteremo il primo “effetto parcheggio”, poi trarremo le opportune considerazioni.
Tornando in superficie, ciò che salta all’occhio sono dei box di cristallo di colore blu. L’opinione pubblica si è divisa su questa collocazione
Si tratta delle cabine degli ascensori, previste inizialmente in cemento ma poi ha prevalso l’idea – altrettanto funzionale – di creare qualcosa di più leggero, che illuminasse in maniera diversa questo spazio e considerato l’intero progetto, possiamo dire che gli accostamenti sono ottimi. Si tratta di una delle offerte migliorative proposte dalla ditta Termotetti, esecutrice dei lavori.
Sempre in superficie, la novità sembra essere la riproduzione a grandi dimensioni del Corridore del Cila, la statuetta di bronzo custodita presso il museo Civico R. Marrocco
In questo caso moderno e antico hanno trovato un punto di incontro.
La statua del corridore del monte Cila, immagine concreta del nostro lontano passato di gente sannita, afferma la nostra identità e ci ricorda chi siamo, ma essa è anche espressione del genio artistico di un maestro locale, Alessandro Parisi, noto artista e scultore di Alife.
Non solo un luogo funzionale ma anche aggregativo
Ci sono panchine, spazi per la sosta, ma soprattutto tornano a funzionare i campetti dell’oratorio di Santa Maria Maggiore.
Una parrocchia lungamente privata di aree necessarie dove intere generazioni di piedimontesi sono cresciuti. Una comunità parrocchiale per 10 anni privata di tutto ciò, non le sembra troppo?
Guardiamo avanti con fiducia perché la Parrocchia, che con tanti sacrifici ha svolto le sue attività, saprà recuperare questo tempo trascorso, che di sicuro non è andato perduto.
Domani consegneremo al parroco don Andrea De Vico le chiavi di questo spazio che oggi comprende un campo di calcetto, di pallavolo, di basket e di bocce.
A Piedimonte sono diversi i cantieri aperti
Il progetto per il recupero dell’ex macello comunale sarà un altro importante traguardo che ci auguriamo di raggiungere in tempo breve; qui troverà spazio la moderna archeologia industriale che prevede il recupero e la collocazione permanente sul posto di spazi e vecchi macchinari che un tempo erano funzionali per le attività di macello.
Poi c’è il recupero della Scuola Media Ventriglia e del Palazzetto dello Sport, quest’ultimo oggetto di installazione di impianti ad energia rinnovabile. Anche il campo sportivo comunale in località Sepicciano è in fase di recupero e per la stessa frazione della città stiamo rifacendo la rete idrica che per molti anni ha creato disagi alla popolazione.
da Clarus