Si riunirà venerdì 18 ottobre 2015, convocato dal neo presidente Domenico Tuccillo, il Comitato Esecutivo dell’Anci Campania, che tra i punti all’ordine del giorno vedrà il tema spinoso dell’accelerazione della spesa, e dei problemi che l’assegnazione di questi finanziamenti sta portando con sé e riversando sulle spalle dei comuni campani.
Tra i componenti del Comitato anche Vincenzo Cappello, primo cittadino di Piedimonte Matese, che si farà portavoce delle esigenze della provincia di Caserta, e in particolare dei centri dell’alto casertano che, come tanti altri della Campania, rischiano di subire serie ripercussioni con la revoca dei decreti di assegnazione delle risorse europee della programmazione 2007/2013.
I Comuni difatti sono già stati oggetto di sollecitazione da parte della Regione Campania, che ha ricordato loro il termine ultimo del 31 dicembre 2015 per il completamento dei progetti finanziati e la consegna della relativa rendicontazione.
“Siamo intenzionati ad attivarci subito per lavorare insieme alla Regione Campania e individuare le migliori soluzioni affinché i comuni non vengano danneggiati”. Queste le parole di Vincenzo Cappello, che evidenzia come già in un primo incontro presso gli uffici regionali la stessa Regione abbia manifestato la disponibilità ad intervenire per non perdere l’accesso ai contributi.
“La Comunità Europea non ha avviato una ulteriore proroga, dopo quella di due anni già concessa sulla programmazione 2007/2013. Sebbene vi sia stato già un notevole ritardo nella predisposizione dei decreti, il nostro compito ora non è quello di dare spazio a polemiche, ma di impegnarci invece assieme alla Regione e stare al fianco dei comuni, cercando di recuperare risorse attingendo a finanziamenti regionali e nazionali, oppure provando a trasferire gli stessi decreti sulla nuova programmazione 2014/2020. Persino le risorse assegnate nel Matese per i progetti di messa in sicurezza post sisma sono tra quelle che potrebbero andare perdute, e così, si può dire, dopo la beffa anche il danno! Ecco perché bisognerà far sentire la voce dei territori, e l’Anci è determinata a lavorare proprio per questo fondamentale obiettivo.”